Tempo di lettura: 1 Minuti

Situazione scuole italiane: parlano i Presidi e la verità fa male

Situazione scuole italiane: parlano i Presidi e la verità fa male

La situazione scolastica che emerge dai risultati dei questionari compilati dai presidi italiani durante lo scorso anno scolastico è decisamente allar

Gallipoli, l’assenza dà e l’assenza toglie…anzi no
In Inghilterra vogliono vacanze scolastiche “libere”
Legnago, ecco Scot, il cane anti-assenze

La situazione scolastica che emerge dai risultati dei questionari compilati dai presidi italiani durante lo scorso anno scolastico è decisamente allarmante.

Non quella allegra e spensierata del film “Arrivano i Prof” e nemmeno quella nostalgica della serie TV “Immaturi”. La realtà scolastica effettiva, a quanto pare, è decisamente diversa da quella romanzata dipinta al cinema o in televisione.

Come facciamo a saperlo? Semplice, basta dare un occhiata ai risultati dei questionari scuola compilati dai presidi italiani durante i Test Invalsi dell’A.A 2016/2017. Stando al parere dei nostri carissimi dirigenti scolastici, infatti, la il clima che si respira nelle classi non è per niente sereno.

Assenze ingiustificate, frequenti ritardi e studenti irrequieti sono soltanto alcune delle piaghe che, a detta dei presidi, affliggono le scuole italiane. A completare un quadro tutt’altro che rassicurante, poi, ci si mettono anche le ormai note prepotenze verso i professori e i soliti atti di bullismo e cyber-bullismo tra studenti.

Ma entriamo nel dettaglio; alla domanda sull’abitudine dei ragazzi di arrivare in ritardo i dirigenti scolastici che hanno risposto con “Molto o Abbastanza” sono pari al 56% del totale, più della metà. Per non parlare del quesito sui disturbi in classe al quale circa il 35% ha risposto positivamente.

Ma il dato che preoccupa maggiormente è quello relativo agli episodi di bullismo che ormai, come sapete, si verificano sempre più spesso. E lo confermano anche i presidi; quasi l’8% di loro, infatti, ha ammesso di essersi trovato a che fare almeno una volta con casi di bullismo o cyber-bullismo.

Insomma la situazione che è stata descritta è a dir poco allarmante e avvicina gli ambienti scolastici a dei veri e propri campi di combattimento nel quale i docenti lottano quotidianamente per cercare di svolgere al meglio il loro importantissimo lavoro di insegnanti ed educatori. Spesso, però, la loro passione e la loro dedizione non bastano per sopravvivere nel caos che noi stessi abbiamo contribuito a creare.

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0