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Wikipedia ha bloccato tutto

Wikipedia ha bloccato tutto

Il sito di Wikipedia è stato bloccato dalla sua stessa community per protestare contro le nuove regole Ue in materia di copyright. Chi ha ragione e co

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Il sito di Wikipedia è stato bloccato dalla sua stessa community per protestare contro le nuove regole Ue in materia di copyright. Chi ha ragione e cosa c’è in ballo?

Wikipedia protesta apertamente, e lo fa bloccando qualcosa che ci sembra ogni giorno così scontato e naturale. Le sue pagine. Perché può apparire banale fare una ricerca su qualsiasi cosa e aprire come primo link quello dell’enciclopedia online. Facile, veloce, notizie per tutti e sempre a disposizione. Ma chi sta provando a vederle da ieri sera, si sta rendendo conto cosa significhi fare a meno di Wikipedia nel 2018.

Un senso di smarrimento, mancanza di organizzazione nel ritrovare contenuti ordinati e sintetici in un portale diretto e con richiami linkati a ogni cosa.

La verità è che un motivo valido per questo auto oscurantismo c’è ed è giusto. Quello che appare aprendo una qualsiasi delle loro pagine è un appello che vi invitiamo a leggere:

Cara lettrice, caro lettore,
Il 5 luglio 2018 il Parlamento europeo in seduta plenaria deciderà se accelerare l’approvazione della direttiva sul copyright. Tale direttiva, se promulgata, limiterà significativamente la libertà di Internet.

Anziché aggiornare le leggi sul diritto d’autore in Europa per promuovere la partecipazione di tutti alla società dell’informazione, essa minaccia la libertà online e crea ostacoli all’accesso alla Rete imponendo nuove barriere, filtri e restrizioni. Se la proposta fosse approvata, potrebbe essere impossibile condividere un articolo di giornale sui social network o trovarlo su un motore di ricerca. Wikipedia stessa rischierebbe di chiudere.

La proposta ha già incontrato la ferma disapprovazione di oltre 70 studiosi informatici, tra i quali il creatore del web Tim Berners-Lee (qui), 169 accademici (qui), 145 organizzazioni operanti nei campi dei diritti umani, libertà di stampa, ricerca scientifica e industria informatica (qui) e di Wikimedia Foundation (qui).

Per questi motivi, la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare tutte le pagine dell’enciclopedia. Vogliamo poter continuare a offrire un’enciclopedia libera, aperta, collaborativa e con contenuti verificabili. Chiediamo perciò a tutti i deputati del Parlamento europeo di respingere l’attuale testo della direttiva e di riaprire la discussione vagliando le tante proposte delle associazioni Wikimedia, a partire dall’abolizione degli artt. 11 e 13, nonché l’estensione della libertà di panorama a tutta l’UE e la protezione del pubblico dominio.

La comunità italiana di Wikipedia

Il 5 luglio quindi passeranno per l’Europarlamento le nuove regole in materia di copyright, che porterebbero cambiamento importanti, soprattutto per i creatori di contenuti online. Siti internet, blog, pagine Facebook, link, meme.

La nuova direttiva per il copyright contiene alcuni aggiornamenti alle norme per la tutela del diritto d’autore.

Due di questi articoli, i citati 11 e 13, a detta di molti esperti di internet e accademici potrebbe creare situazioni negative per la libertà d’ informazione online.
Per l’art. 13, ad esempio, bisognerà a procedere con una verifica preventiva dei contenuti caricati online nell’Unione Europea, per controllare il materiale protetto dal diritto d’autore. Fin qui sembrerebbe tutto ok, se non fosse che permetterebbe di eliminare immediatamente qualsiasi contenuto di tale genere modificato o riadattato. In pratica anche l’utilizzo di una qualsiasi foto a scopo di meme, uno spezzone di video su Facebook, Twitter, Instagram, Youtube, un blog potrebbe venire immediatamente cancellato.

Invece l’art. 11 parla di una “tassa per i link”. Google e Facebook sarebbero costrette a pagare per garantire nei siti e nei post pubblicati la possibilità di linkare notizie. Servirebbe una licenza per ogni editore che dovrebbe a sua volta pagare le piattaforme. Un po’ come se noi da domani fossimo costretti a pagare ogni link di collegamento testuale presente nei nostri articoli o su Facebook e Instagram. A volte questi risultano necessari e di supporto al lettore per la comprensione dell’argomento.

Ora, il 5 luglio sapremo come sarà il mondo di internet europeo dopo questa votazione, ma noi ci sentiamo di non biasimare assolutamente Wikipedia. La sua mancanza è la dimostrazione della sua utilità.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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