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καλὸς καὶ ἀγαθός: la Grecia a cui non avevi Fatto Caso #2

καλὸς καὶ ἀγαθός: la Grecia a cui non avevi Fatto Caso #2

Seconda tappa del mio racconto in giro per la Grecia. Sempre con un gruppo di amici, a scoprire posti nascosti e lontani dalla solita movida. Parte 2,

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Seconda tappa del mio racconto in giro per la Grecia. Sempre con un gruppo di amici, a scoprire posti nascosti e lontani dalla solita movida. Parte 2, iniziamo!

Giorno 4/5/6 – καλὸς καὶ ἀγαθός

Si riparte da Patrasso, dove abbiamo passato una piacevolissima serata. Non c’è nemmeno tempo di riposarsi perché abbiamo ancora tanto da visitare. Ci rimettiamo in viaggio e capiamo subito che nelle tre ore e mezza di tragitto per arrivare alle Meteore, avremo un nemico più grande di noi: I CASELLI AUTOSTRADALI.

Sono tantissimi, ovunque, sempre inaspettati, uno ogni 20/25 km, e noi continuiamo a pagare buttandola a ridere. “Vi state riprendendo tutti i soldi dei crediti europei”. Il viaggio è lungo, ma la meta veramente eccezionale.

Nel nord ovest della Grecia continentale ci appaiono di fronte le Meteore, un insieme di vere e proprie “meteore” lunghe e naturali che sembrano cadute dal cielo per formare rocce uniche e che formano un complesso. La vista è mozzafiato, anche perché sopra varie meteore sono situati antichissimi eremi ortodossi, dove vivono i monaci. Non è un caso che girano lì ci ritroviamo circordati da centinaia di russi, ucraini e compagnia dell’est.

Ci godiamo il momento “bucolico”, ma la direzione prosegue ostinata riscendendo verso sud, ma in “montagna”. Tocca dormire a Delfi per visitare il sito archeologico la mattina seguente di uno dei luoghi più suggestivi del paese. Peccato che la sera ci ritroviamo in un albergo che ci da come stanza il retrobottega della reception. Una stanza orribile senza acqua prima, e senza quella calda poi.

Ma poi la notte passa in fretta, e la mattina dopo, con lunghe e pesanti arrampicate, ci godiamo Delfi, il santuario, lo stadio e il tempio di Apollo. È finito il tour nel paese, la stanchezza è tanta, come la soddisfazione, ma ora è tempo di andare a dormire ad Atene prima di imbarcarci per l’isola di Paros.

Ultimi giri di shopping e visite nella capitale, che ci fanno concludere la giornata con la bellezza di 20 km camminati e 40 piani scalati.
Atene non ci lascia del tutto soddisfatti, rimane una città inabitabile e nonostante l’ottima cena in una taverna economicissima, non vediamo l’ora di andarcene e salire sul traghetto.

Questo il terzo giorno, con quattro ore dal Pireo a Paros (dormito) e subito pronti a goderci un po’ di sano mare. Il primo impatto con l’isola è ottimo, il mare a dir poco cristallino.
Aspettiamo la notte per giudicare completamente questo primo giorno isolano, ma le premesse sono ottime!

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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