L’ hashtag, utilizzato come simbolo digitale, compie 11 anni. Storia di un elemento imprescindibile dei social e usato 125 milioni di volte al giorno.
L’ hashtag, utilizzato come simbolo digitale, compie 11 anni. Storia di un elemento imprescindibile dei social e usato 125 milioni di volte al giorno.
Ormai sono passati 11 anni da quando in tutto il mondo si è cominciato a fare un uso digitale, prevalentemente social, del simbolo hashtag.
Un cancelletto, che esisteva già da tempo, ma che se scritto con una parola diventava un collegamento universale a tutti i testi con lo stesso termine.
È nato da un’idea di Chris Messina, un avvocato evangelista tecnologico, e si usò per la prima volta su Twitter il 23 agosto 2007. La piattaforma è la regina dell’utilizzo, che però si è diffuso trasversalmente in tutto internet e nei vari social come Facebook e Instagram.
Hashtag è una parola composta da “hash”, cancelletto, e “tag”, etichetta.
“Che ne dite di usare # per i gruppi?“. Così cominciò la diffusione ad opera del suo “inventore”.
A partire da quel 2007, ci sono molti momenti significativi che ne hanno accompagnato lo sviluppo. Ad esempio nel 2012 è stata la parola più usata dell’anno, mentre nel 2014 è stata certificata in modo ufficiale entrando nel dizionario inglese Oxford.
Se in Italia esso nell’ultimo anno è legato ai temi più forti di Twitter, come la politica (#m5s, #italia, #salvini, #pd, #roma), ma anche tv e gossip (#gfvip, #nominoermalmeta), a livello internazionale ci sono altri temi.
Importanti battaglie sociali si sviluppano proprio con l’uso dell’hashtag, come #MeToo, #BlackLivesMatter e #EqualPay.
Una diffusione planetaria, che ha permesso di collegare ancora di più le persone, semplicemente usando un piccolo simbolo. Buon compleanno hashtag!
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