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Facebook è usato dai trafficanti di migranti?

Facebook è usato dai trafficanti di migranti?

La National Crime Agency Britannica afferma che i trafficanti usano il social per trattare i servizi di trasporto. Facebook arma per i trafficanti di

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La National Crime Agency Britannica afferma che i trafficanti usano il social per trattare i servizi di trasporto.

Facebook arma per i trafficanti di migranti. È quello che riporta la NCA Uk, che ha trovato dal 2016 ben 800 pagine del social utilizzate dai trafficanti.
Quale sarebbe il loro senso? Sfruttarle come vetrina pubblica dei “servizi di traporto” offerti, mostrare tariffe e mettersi in contatto con coloro che compierebbero la traversata.

“I migranti sono attirati verso un futuro incerto e pericoloso attraverso pagine sul sito di social network che promettono documenti e trasporto”. Sono le parole di Tom Dowdall, vice direttore dell’ ente britannico.

In pratica Facebook di solito cancella queste pagine segnalate come sospette, ma ne vengono create subito di nuove dai trafficanti, che finiscono sul social e rimangono anche per lunghi tempi. L’accusa è che Menlo Park non faccia abbastanza per contrastare il fenomeno, contando solamente sul monitoraggio di agenzie esterne, mentre avrebbe i mezzi per fare di più.

Anche la International Organization for Migration delle Nazioni Unite ha avanzato un’accusa simile analoga lamentela: “Il problema è che Facebook è convinto che spetti a noi segnalare le pagine dietro a cui si nascondono i criminali. Ma questo non è il nostro lavoro, non abbiamo le risorse per farlo, senza contare che la piattaforma appartiene a loro”.

Un problema da cui però Facebook si è difeso, parlando di lavoro a stretto giro con agenzie come l’Europol e altre.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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