Addirittura la Royal Society of Public Health ha indetto la campagna “Scroll Free September” per la disintossicazione da smartphone e social. Un probl
Addirittura la Royal Society of Public Health ha indetto la campagna “Scroll Free September” per la disintossicazione da smartphone e social. Un problema sempre più grande.
Disintossicazione, operazione salute, avviata. Leggiamola così, perché non è detto che non diventi un’azione necessaria da approvare nei piani nazionali di molte nazioni.
Cercare di liberarsi dal controllo spasmodico, continuo e disturbato di notifiche e aggiornamenti dai social network su smartphone.
Un’azione compulsiva in cui siamo coinvolti tutti, sempre lì a vedere cosa sia successo o che facciano gli altri.
Allora la Royal Society of Public Health ha avviato la campagna “Scroll Free September”. Un invito a un mese detox per far calare gli effetti negativi su salute mentale e fisica. Ci sono diversi piani, dai drastici come la disconnessione totale (cold turkey) a quelli più soft, ossia di non controllare le notifiche per parte della giornata.
Shirley Cramer, capo esecutivo della Royal Society, ha così spiegato l’iniziativa: “Se utilizzati nel modo giusto, i social media possono avere aspetti positivi per la salute mentale e il benessere, compreso il miglioramento della connessione sociale e l’essere una fonte di supporto emotivo. La campagna propone di prendersi una pausa e prendere nota degli aspetti che potrebbero avere un impatto negativo, usando questa consapevolezza per stabilire un rapporto più equilibrato con i social media in futuro”.
Si riprendono modelli adottati per le campagne contro alcool e fumo. Ad esempio “Dry January” per rimanere sobri e “Stoptober” contro il fumo.
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