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Scuola: aggressioni verso professori

Scuola: aggressioni verso professori

Ormai la scuola non è più quella di quaranta o cinquanta anni fa dove i professori erano rispettati e temuti. Nella scuola di oggi sembra che il ruol

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Ormai la scuola non è più quella di quaranta o cinquanta anni fa dove i professori erano rispettati e temuti.

Nella scuola di oggi sembra che il ruolo professore – studente sia cambiato. Questo a testimonianza degli innumerevoli episodi, prese di potere o peggio di attacchi verso gli insegnanti.

Secondo fonte citate dalla Repubblica, in Italia nel 2018 ci sono stati 28 aggressioni verso insegnanti e professori.

A causa di ciò il portale “Professione insegnante“ ha lanciato una petizione affinché si faccia una legge contro le “ aggressioni a scuola”.

Nella petizione si legge: “Serve una norma che istituisca e soprattutto rafforzi la figura dell’insegnante quale pubblico ufficiale. Che inasprisca le pene laddove ci sono episodi di violenza conclamati;  che tuteli la libertà di insegnamento e restituisca agli insegnanti un ruolo di primo piano”.

Inoltre viene riportato: “Occorre una legge che comporti sanzioni che siano da esempio educativo per le generazioni future, serve una norma che tuteli il libero esercizio dell’insegnamento quale base per la crescita delle generazioni che verranno. Serve una legge atta a prevenire episodi del genere che si aggiungono alla non facile situazione del comparto scuola, maltrattato sul piano economico, giuridico e sociale”.

Una petizione politica, che sottolinea il peggioramento del ruolo del docente “stretto tra i dirigenti scolastici e le famiglie”.

L’appello è utile per denunciare gli episodi di:

    • Palermo dove uno professore è stato colpito da un pugno dato da un genitore per i troppi rimproveri subiti dal figlio
    • Caserta dove un ragazzo ha accoltellato l’insegnante perché gli era stata messa una nota
    • Treviso dove i genitori hanno picchiato l’insegnante del figlio perché lo aveva punito.

Sulla questione la CGIL ha dichiarato che verranno condannati tutti questi episodi. Il segretario Francesco Sinopoli aggiunge: “Una volta, ma evidentemente non più oggi, le famiglie consegnavano alle scuole bambini e adolescenti abituati al “no” e al rispetto delle regole”.

E inoltre aggiunge: “Il patto educativo tra scuola e famiglia una volta era implicitamente e socialmente accettato, ora è drammaticamente messo in discussione”.

#FacceCaso

Di Federico Camposeo

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