Tempo di lettura: 1 Minuti

Strade, tra un tiro di Chesterfield e una chiacchierata con FacceCaso

Strade, tra un tiro di Chesterfield e una chiacchierata con FacceCaso

Questa nuova intervista vede protagonista Strade, un ragazzo che dopo tanta gavetta ha lanciato una "mina" la cui esplosione sta avendo esiti decisame

“Quando l’abito non fa il monaco” diceva un vecchio detto.. beh questo è proprio il caso del Signor Enzo
La dj/producer italiana Janelle è tornata. “Cheesecake” è il suo nuovo singolo!
FLWR torna con due nuovi singoli: fuori ora Technicolor e Rosa

Questa nuova intervista vede protagonista Strade, un ragazzo che dopo tanta gavetta ha lanciato una “mina” la cui esplosione sta avendo esiti decisamente positivi.

Dunque… chi è Strade? Giovane musicista, autore di un pezzo che ha spaccato. Si ok, descrizione precisa ma debole. Mi piace fotografarlo in questa sua dichiarazione: Uno dei miei professori diceva che quello che si dice bene con dieci parole si può dire meglio in cinque e si può dire perfettamente in tre. Oppure in queste altre…

1- Iniziamo dall’ultima cosa bellissima che ti è capitata: il live a Le Mura con la presentazione di Chesterfield. Ti chiederei di soffermarti anche sul videoclip, che è decisamente particolare…

È stato il live più importante della mia vita. Ho suonato tantissimo negli anni, in posti molto importanti, ma venerdì scorso, per la prima volta nella mia vita, ho presentato un lavoro unicamente mio. Vedere il locale stracolmo di gente che canta le mie canzoni è stata un’emozione pazzesca, una droga che non vedo l’ora di riprovare. L’idea di aver fatto Sold Out alla prima uscita ufficiale ed il grande sostegno del pubblico sono cose che non dimenticherò mai.

Per quanto riguarda il video, tutto è nato sul balcone di casa mia mentre fumavo l’ennesima Chesterfield. Volevo comunicare quanto le persone si sentano sole al mondo, fino a quando non incontrano qualcuno in cui si rivedono totalmente. Da lì è nata l’idea delle maschere e dell’unicorno, che simboleggia molto me e tutti quelli come me che non si rivedono in quello che gli gira intorno.

2- Voglio rimanere su questo singolo, Chesterfield, che è molto forte. Me lo racconti “sfruttandolo” per far capire meglio chi è Strade?

Chesterfield è un pezzo di me, come in realtà tutte le mie canzoni. Mi rispecchia molto: credo che la comunicazione debba essere sempre diretta e con pochi fronzoli, specialmente quando si parla di musica. Uno dei miei professori diceva che quello che si dice bene con dieci parole si può dire meglio in cinque e si può dire perfettamente in tre. Questo pensiero ha sempre condizionato il mio modo di scrivere e di espormi; in questo Chesterfield mi rappresenta a pieno. L’ho sempre immaginata come un inno a chi non sì è mai esposto, a chi non ha mai trovato le parole giuste o il momento giusto, a chi ha frenato per tanto tempo l’impeto di dire proprio quelle parole. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di farlo uscire come primo singolo.

3- Siamo alla domanda “dai banchi”, visto che FacceCaso parla di scuola e università. La tua vita dietro ai libri si riflette un po’ nei tuoi pezzi?

Assolutamente sì. Mi sento a pieno decadente e romantico allo stesso tempo. La letteratura contemporanea mi appassiona e mi ispira tantissimo perché sembra costantemente parlare di me e del tempo che vivo e, quindi, entra automaticamente nella mia musica. Ho il grande rimpianto di aver studiato interpretariato e traduzione (anche se mi ha aiutato a scrivere molte canzoni in inglese negli anni passati), anziché dedicarmi alla facoltà di lettere. Forse un domani lo farò.

4- Momento curiosità: una cosa che hai fatto ma che non rifaresti, una cosa che non hai fatto ma che avresti voluto fare e il palco che sogni di “sfasciare”

 

    • Una cosa che ho fatto ma che non rifarei: ho una lista lunghissima. Se te la dicessi poi rimpiangeresti di avermelo chiesto. Più di tutto, ho ascoltato per anni i pareri degli altri e troppo poco il mio; questo è il rimorso più grande che ho.
    • Una cosa che non ho fatto ma che avrei voluto fare: giocare una partita con la Roma.
    • Il palco che voglio “sfasciare”: lo Stadio Olimpico.

 

5- Allarme spoiler: non puoi lasciarmi senza qualche chicca sul futuro. Proprio non puoi!

Ti posso dire che collaboratori stiamo organizzando un tour di presentazione di Chesterfield e stiamo ragionando sul secondo singolo. Si stanno per succedere tante belle cose, ma non voglio svelare altro.

6- Grazie per questa chiacchierata, lasci un saluto ai lettori di FacceCaso?

Un abbraccio forte e STUDIATE! <3

#FacceCaso

Di _Riccardo Zianna_

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0