Con il Def è prevista una notevole riduzione delle ore previste per l’alternanza. Meno della metà nei licei e ancora più in basso per gli Istituti. I
Con il Def è prevista una notevole riduzione delle ore previste per l’alternanza. Meno della metà nei licei e ancora più in basso per gli Istituti.
Il Def andrà a incidere anche su una misura adottata dal vecchio Governo e che era diventata consuetudine nella scuola italiana.
L’alternanza Scuola-Lavoro è stata infatti messa sotto la lente d’ingrandimento nell’ultima manovra finanziaria, poiché è prevista una complessiva diminuzione del monte orario per le varie tipologie di istituto, e una rimodulazione degli investimenti del Miur.
Ciò che avverrà, stando al Def 2019, è una riduzione delle attuali 200 ore del Liceo a 90 ore, le 400 ore di Tecnici e Professionali a 150 per i tecnici e 180 per i professionali.
I precedenti monti orari erano previsti dall’art.1 comma 33 della legge 107/2015, con l’idea di “incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”.
E arriva così la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, con le notizie che riportano una riduzione di oltre il 50% dell’orario, ma lasciando allo stesso tempo più autonomia alle scuole sui tipi di percorsi da fare e se utilizzare più ore rispetto a quelle dettate dalla legge.
Una mossa, in questo caso, a metà tra la riduzione e l’autonomia, poiché sembra ancora una volta leggermente confusa. Che ordine si va a dare in questo modo? Alcune scuole potranno adottare misure, altre in un modo diverso, senza un filo conduttore. La verità è che questa mostra rischia di creare confusione e, a vantaggio dell’autonomia, avvantaggiare qualcuno e svantaggiare altri.
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