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Giornalisti pubblicisti: tutto quello che devi sapere per raggiugere il traguardo

Giornalisti pubblicisti: tutto quello che devi sapere per raggiugere il traguardo

Tra un mese esatto io e Umberto sapremo se si realizzerà il nostro sogno di diventare finalmente giornalisti pubblicisti. Che differenza c’è tra quest

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Tra un mese esatto io e Umberto sapremo se si realizzerà il nostro sogno di diventare finalmente giornalisti pubblicisti. Che differenza c’è tra questo titolo e quello di giornalista professionista? Vediamoci chiaro. #FacceCaso.

Oggi io e Umberto abbiamo depositato tutto il materiale necessario all’Ordine dei giornalisti per diventare pubblicisti. Speriamo bene. Tra un mese esatto sapremo se si realizzerà il nostro sogno di diventare finalmente giornalisti pubblicisti. Che differenza c’è tra questo titolo e quello di giornalista professionista? Vediamoci chiaro.

Professionista. Colui che esercita in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista.

Pubblicista. È un libero professionista che si occupa anche di altro. Può svolgere un’attività giornalistica non occasionale e retribuita, di carattere non esclusivo. In pratica si può essere giornalisti pubblicisti anche esercitando altre attività professionali.

Io e Umberto parallelamente a questo percorso lavorativo, stiamo studiando rispettivamente Ingegneria e Scienze Politiche quindi questa soluzione ci è sembrata l’unica possibile per portare avanti entrambe le nostre passioni. 

Come si diventa giornalisti pubblicisti?

Occorre soddisfare tutti i requisiti richiesti dall’Ordine dei Giornalisti per conseguire il tanto desiderato tesserino.

A seconda della regione di residenza, i requisiti in questione possono variare ma prevedono tutti lo svolgimento di un’attività giornalistica continuativa e retribuita da almeno due anni presso una testata registrata al Tribunale.

La testata può essere online, radiotelevisiva o cartacea, basta che sia guidata da un direttore responsabile (nel nostro caso Riccardo Zianna) iscritto all’albo dei giornalisti.

Con la domanda d’iscrizione all’albo vanno consegnati:

  • documenti che attestano la retribuzione per gli articoli redatti negli ultimi due anni 
  • copia degli articoli pubblicati
  • i certificati dei direttori delle pubblicazioni che attestano l’attività pubblicistica svolta.

Nel Lazio, quando si ha tutta la documentazione è finalmente possibile presentare la domanda di iscrizione all’albo. Poi tocca pagare il versamento delle imposte regionali richieste dall’Ordine, la marca da bollo da 16€ e altri 200€ in cassa.

Fatto ciò il Consiglio dell’Ordine regionale esaminerà la documentazione fornita, gli articoli redatti e se verrà accolta, a distanza di un mese, consentirà l’iscrizione all’albo. Speriamo bene.

#FacceCaso. 

Di Francesca Romana Veriani 

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