Incredibile nella tv dell’agenzia di stampa cinese Xinhua. Ad andare in onda come anchorman non c’è un giornalista in carne ed ossa, ma un clone! Ave
Incredibile nella tv dell’agenzia di stampa cinese Xinhua. Ad andare in onda come anchorman non c’è un giornalista in carne ed ossa, ma un clone!
Avete presente “Io, Robot”, il film con Will Smith in cui i robot facevano “i lavori con gli umani non vogliono più fare” (altra storia sentita), ma soprattutto erano in ogni spazio della società.
Beh, in Cina c’è un caso vergine della sostituzione artificiale dell’uomo: un giornalista clone dell’uomo.
Non si tratta proprio di un robot, bensì un ologramma di un reale anchorman, nello specifico giornalisti della testata nazionale Xinhua.
È più di un giornalista, anchorman o altro, perché può lavorare 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Non ha abbassamenti di voce, incertezze, errori. Semplicemente di umano ha solo il mezzobusto come aspetto. Ma volto, timbro di voce e gesti totalmente identici a quelli di un giornalista della vera Xinhua, in tal caso Qiu Hao per le news in cinese e Zhang Zhao per quelle in inglese.
In realtà la mente e controllo sono frutto di una intelligenza artificiale sviluppata dal motore di ricerca cinese Sogou, in grado di imparare e diventare ogni giorno più accurata.
Ha esordito così: “Salve a tutti, sono un conduttore news artificiale in lingua inglese”.
È stato lanciato da Xinhua durante la World Internet Conference di Wuzhen, la più importante della Cina. Già è impressionante, ma non ci sono dubbi che migliorerà ancora con le innovazioni tecnologiche e la pratica.
Non si conoscono le reazioni dei colleghi in carne ed ossa, ma non sorprenderebbe lo spavento e la rabbia, perché la concorrenza robotica non ha precedenti in questo campo!
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