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Dove va a finire il famoso contributo volontario?

Dove va a finire il famoso contributo volontario?

Grazie al nuovo Regolamento amministrativo contabile nelle scuole, che entrerà in vigore dal prossimo 2019, per le famiglie italiane sarà possibile sa

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Grazie al nuovo Regolamento amministrativo contabile nelle scuole, che entrerà in vigore dal prossimo 2019, per le famiglie italiane sarà possibile sapere come vengono spesi i famigerati contributi volontari. #FacceCaso.

 All’insegna della trasparenza, verrebbe da dire. Sicuramente una bella notizia per le famiglie sapere che i soldi elargiti per il tanto chiacchierato contributo volontario (ma che volontario non è mai stato) saranno spesi per onorevoli cause: già, perché dal 2019 la scuola renderà pubblico come ha investito quei soldi.

E questo grazie al nuovo Regolamento amministrativo, che prende il posto di quello in vigore dal 2001, e si basa su due principi cardine: maggiore chiarezza e trasparenza, semplificazione ed efficienza della spesa.

Dal prossimo anno quindi, le somme finalizzate non ancora spese, quelle destinate ad un preciso scopo, potranno essere svincolate e investite per altre finalità. È necessario quindi uno strumento che assicuri la massima trasparenza possibile, e da questa esigenza è nata una rivoluzione sentita in ogni parte d’Italia e concepita molto tempo fa.

Prima di tutto chiediamoci “ma dove andavano a finire i soldi prima di questa svolta?” Esattamente non si ha una risposta precisa, perché erano sistemati in macroaggregati dai quali non si sapeva bene la destinazione. Un conteggio approssimativo di alcuni anni fa, stimava in oltre 600 milioni di euro il gettito garantito alle oltre 8mila scuole italiane da mamme e papà.

Adesso, grazie a questa importante svolta, verranno seguiti il crowdfunding e le donazioni liberali come altre fonti di finanziamento: con il primo, le scuole accedono a piattaforme informatiche di raccolta fondi per finalità specifiche, e la stessa cosa vale per il secondo.

In precedenza, il regolamento non poteva contemplare queste forme che adesso entrano a pieno titolo nei documenti contabili. Con queste premesse le famiglie saranno incentivate a donare, perché oltre a ciò bisogna segnalare che sempre dal 2019 i bilanci degli istituti verranno pubblicati sul web.

Entusiasta anche il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, di seguito le sue dichiarazioni: “Il Regolamento era molto atteso. È frutto di un lungo lavoro fatto in questi anni dall’Amministrazione centrale che abbiamo voluto accelerare in questi ultimi mesi. Vogliamo che sia il primo tassello di un percorso più ampio che stiamo portando avanti al Miur per semplificare la vita delle scuole, per la sburocratizzazione di un sistema che deve rimettere gli studenti al centro”.

#FacceCaso.

 Di Emanuele Caviglia

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