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Cambia il Governo, cambia la scuola

Cambia il Governo, cambia la scuola

La novità più attesa è quella che riguarda il tanto temuto esame di maturità. Gli scritti saranno due e non tre (ciao ciao terza prova). #FacceCaso.

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La novità più attesa è quella che riguarda il tanto temuto esame di maturità. Gli scritti saranno due e non tre (ciao ciao terza prova). #FacceCaso.

Cambia il Governo, cambia la scuola, questo si sa. Quello che forse non conosci, sono le ultime modifiche apportate da Bussetti nel dettaglio. Scopriamole insieme!

  • ISCRIZIONI

Per prima cosa le iscrizioni a scuola sono state anticipate. Dalle elementari alle superiori le iscrizioni vanno dalle 8 del 7 gennaio alle 20 del 31 gennaio 2019 e vanno fatte sempre online. Potrai registrarti sul portale www.iscrizioni.istruzione.it dal 27 dicembre 2018.

  • MATURITÀ

La novità più attesa è quella che riguarda il tanto temuto esame di maturità. Gli scritti saranno due e non tre (ciao ciao terza prova). Per la prima prova di italiano che si terrà il 19 giugno 2019, gli studenti avranno a disposizione sei ore. Potranno scegliere fra sette tracce riferite a tre tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Cambia anche la seconda prova. La classica versione di latino o greco non sarà più solo un testo da tradurre, ma conterrà informazioni sull’opera, parti tradotte e una contestualizzazione al fine di rispondere a tre quesiti. Potrà essere mista (latino-greco). Per lo scientifico vale lo stesso rischio di sostenere una prova che contiene sia matematica che fisica. Le materie della seconda prova saranno rese note a gennaio. All’orale gli studenti dovranno analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi, lingue straniere comprese. Avrà per la prima volta un ruolo importante anche la Cittadinanza e Costituzione. Per quanto riguarda le esperienze dell’alternanza-scuola lavoro, fpotranno essere presentate con una relazione o un progetto multimediale.

  • ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

Per ammessi all’esame di maturità non c’è più la frequenza obbligatoria all’alternanza scuola-lavoro. Stando al ministro dell’Istruzione Bussetti, l’alternanza va modificata. “La stiamo rilanciando. Riportandola al suo vero obiettivo che è quello di formare meglio i nostri ragazzi, non di fargli fare un apprendistato occulto”.

Anche se stando al decreto milleproroghe le ore dedicate all’alternanza verranno ridotte e diminuirà anche la spesa: 56,52 milioni di euro su 97,05. Negli istituti professionali si passerà da 400 ore nel triennio, si passa a non meno di 180, negli istituti tecnici da 400 a non meno di 150, nei licei da 200 ore a non meno di 90.

#FacceCaso.

Di Francesca Romana Veriani 

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