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Baustelle, il tour finisce nelle università

Baustelle, il tour finisce nelle università

I Baustelle si avventurano in un tour in alcune università. Un caso unico e curioso che avvicina incredibilmente mondo della musica e mondo accademico

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I Baustelle si avventurano in un tour in alcune università. Un caso unico e curioso che avvicina incredibilmente mondo della musica e mondo accademico.

Baustelle on tour. E fin qui nulla di strano, se non fosse che non stiamo parlando di giri nei palazzetti d’Italia, locali o sale musicali più o meno grandi.
Qui invece prima della fine dell’anno si parla di lanciarsi in una mini tournèe… universitaria!

Solo a settembre i Baustelle avevano specificato in un certo modo (seppur non chiarissimo), che dopo l’ultimo concerto del progetto “L’amore e la violenza”, alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, avrebbero preso una pausa dal lavoro, mandando nello sconforto i loro fans a 10 anni esatti dall’uscita nel 2008 del loro quarto album, “Amen”.
Già adesso però sembra essersi ribaltato tutto, riportandoli nuovamente a cantare in pubblico, seppur in vesti e categoria diversa. E così Francesco Bianconi e soci per la fine dell’anno si esibiranno in un breve mini-tour, che loro chiamato progetto, denominato “Fare un ’68 – Una pacifica occupazione”.

È un qualcosa di inusuale, difficilmente visto in Italia e in tempi recenti, perché artisti capaci di esibirsi esclusivamente come se le università fossero palchi o palazzetti non è mai stato facile.
Abbiamo già le date e le università che li ospiteranno, ma non troppe altre informazioni.

• martedì 4 dicembre ore 16.30 Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Pescara;
• mercoledì 5 dicembre ore 15 Università degli Studi di Camerino (Macerata);
• mercoledì 12 dicembre ore 16.30 Università degli Studi di Siena.

L’ingresso per questi eventi sarà libero fino a esaurimento posti, e questo è stato garantito, dando ovviamente la precedenza agli studenti dei rispettivi atenei.
Loro assicurano che non saranno classici concerti, non sarà limitato al cantare, “Siamo venuti a sentirvi parlare”, hanno voluto sottolineare in un post pubblicato sui social.

#FacceCaso

Di Umberto Scifoni

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