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Brexit + Università = PROBLEMI!

Brexit + Università = PROBLEMI!

La forte stasi tra Brexit e Bret-in sta demolendo il mondo universitario, sia in entrata che in uscita, nel Regno Unito. Vediamo come butta oltremanic

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Dopo Brexit è fuga di studenti europei dal Regno Unito

La forte stasi tra Brexit e Bret-in sta demolendo il mondo universitario, sia in entrata che in uscita, nel Regno Unito. Vediamo come butta oltremanica.

Che la Brexit avrebbe creato problemi a livello lavorativo, si sapeva. E che li avrebbe creati anche a livello universitario, si sapeva ancor di più. Certo è, che a montare un caso dietro l’altro, sia l’attuale stallo tra Brexit e Bret-in, se ci passate il pessimo gioco di parole. Senza sapere, infatti, cosa accadrà da qui a tre mesi, gli studenti di tutta Europa si trovano in un limbo: cosa scegliere per il futuro? E le iscrizioni calano vertiginosamente.

Dramma specialistico

In particolare quelle per le lauree specialistiche. A sentire il Russell Group, associazione che vede annoverate diverse università tra i suoi soci, c’è stato un calo del 9% delle iscrizioni per l’anno accademico 2018/19. Insomma, uno studente su 10 decide di non iscriversi più in un’università del Regno Unito. Percentuale che certamente aumenterà, nei prossimi mesi, qualora la situazione dovesse rimanere di incertezza.

Eppure c’è un documento…

Davanti al preoccupante calo, un documento firmato da 150 dirigenti delle maggiori università britanniche, cerca di far chiarezza sul futuro: “I leader delle università sono uniti nella convinzione che un’uscita dal Regno Unito dalla Ue senza un accordo sarebbe una delle minacce più grandi che le nostre università abbiano mai dovuto affrontare. In quanto settore che contribuisce con oltre due miliardi di sterline al Pil britannico ogni anno e sostiene 994mila posti di lavoro, è fondamentale per l’economia, le comunità e la società che le università britanniche prosperino dopo la Brexit. A questo scopo il governo deve dimostrare l’ambizione necessaria, mettere in atto le misure e le garanzie adeguate e soprattutto evitare che il Regno Unito esca dall’UE senza un accordo il 29 marzo”.

Intanto gli studenti del vecchio continente si interrogano sul proprio futuro: vale la pena rischiare trattandosi, in ogni caso, di Cambridge e Oxford o andiamo sul sicuro e ci lanciamo in un’avventura “protetta”? Ad Aprile si vedrà quale scelta avrà prevalso.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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