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Seguitemi alla scoperta del Ladakh… vi racconto di uno dei luoghi più belli del mondo (Pt 1)

Seguitemi alla scoperta del Ladakh… vi racconto di uno dei luoghi più belli del mondo (Pt 1)

Ladakh? Cos’è? Dov’è? Se volete saperne di più sulla regione dell’India situata sulla catena montuosa dell’Himalaya allora siete nel posto giusto! Un

Il mio viaggio in Ladakh continua… alla scoperta dei monasteri buddhisti Pt.2
Ultima puntata in Ladakh: un saluto al Dalai Lama e arrivo nella città della marijuana
Tutti in piedi, c’è il Dalai Lama al TG USA 2.0

Ladakh? Cos’è? Dov’è? Se volete saperne di più sulla regione dell’India situata sulla catena montuosa dell’Himalaya allora siete nel posto giusto!

Un’avventura non proprio “easy” ma una meraviglia tale da lasciare senza fiato. Vi racconto del mio viaggio in Ladakh dove la spiritualità è tangibile e l’unico limite è quello del cielo. “Spezzerò” questo viaggio in più puntate in modo tale da non annoiarvi e lasciarvi sempre sul filo del rasoio 😉

“Sky is the limit”

Ladakh

Per chi non l’avesse mai sentito nominare, il Ladakh è la regione dell’India situata proprio tra l’Himalaya e il Karakorum. Non si tratta di uno stato federale indiando, ma semplicemente della regione a cavallo tra le due più alte catene montuose del mondo! Il “capoluogo” del Ladakh si chiama Leh ed è situata a 3.500 metri d’altezza (e questo potrebbe essere un problemino, hehe).

La regione del Ladakh è situata nello Stato del Jammu & Kashmir

La regione del Ladakh si può raggiungere sia in aereo sia in macchina, ciò che ho fatto io è stato arrivare a Leh con un volo da New Delhi per poi visitare la regione e scendere dalle montagne in macchina.

Strada principale di Leh

Come dicevo, uno dei problemi potrebbe essere l’altitudine, infatti, ad alta quota l’aria è più rarefatta e contiene meno ossigeno e potrebbe essere uno shock per il nostro organismo ritrovarsi tutto ad un tratto a 3500 metri d’altezza senza essersi “acclimatati”. Ed è proprio questo il motivo per il quale a neanche un’ora dal mio arrivo a Leh ho avuto un leggero mancamento e sono svenuta in un ristorante totalmente a caso. Ma io sono io, non c’è da preoccuparsi, la maggior parte delle persone non accusa nulla.

Infatti eccomi a 5602 metri d’altezza, nel passo carrabile più alto del mondo!

Il mio viaggio

Il mio viaggio in Ladakh è durato 16 giorni, abbastanza per innamorarmi definitivamente della regione. Nel corso dei 16 giorni non ho visitato solo la zona del Ladakh, ho avuto modo di spostarmi in almeno altri due Stati federali indiani di cui vi racconterò. Sono stati 16 giorni intensi, ogni giorno ho avuto modo di visitare e conoscere qualcosa di diverso. Il mio viaggio era stato organizzato da un’agenzia locale, “Ratna Voyages” gestita da Erika, lei svizzera di cantone italiano che ha deciso di trasferirsi a Leh.

Uno dei tanti paesaggi da togliere il fiato

Questioni religiose

Una delle particolarità di questa zona è la convivenza di più religioni contemporaneamente. Sicuramente la co-presenza di Buddismo e Islam che non convivono proprio pacificamente è caratteristica della zona. Avete presente la storia del Dalai Lama è stato costretto a lasciare il Tibet per rifugiarsi proprio in questa zona? Ecco ora vive non distante dal Ladakh nello stato dell’Himachal Prdesh, a Dharmsala, dove la sua residenza è visitabile (purtroppo non sono riuscita a incrociarlo!).

In ogni caso la questione religiosa qui è complicata e delicata, sicuramente andrò ad approfondirla nelle prossime puntate di questo viaggio!

Monastero buddista in mezzo alle montagne!

Questioni spirituali… La marijuana!

So che la parola marijuana ha subito colto l’attenzione di tutti, eh! In effetti nella città di Manali (anche questa situata nello stesso stato dove abita il Dalai Lama proprio ai piedi dell’Himalaya), sebbene l’erba sia illegale in India, sembra essere tutto relativo. La marijuana cresce spontaneamente in ogni angolo di strada e in ogni cespuglio, lasciando sempre nell’aria quel famoso odorino.

Pianta (gigante) spontanea di marijuana, trovata proprio a ciglio strada!

La marijuana qui serve principalmente per scopi spirituali, infatti non è strano imbattersi in quelli che potremo definire “santoni”, che in realtà sono i “sadhu”. I sadhu sarebbero i saggi, coloro che per la religione hindu hanno raggiunto un livello superiore del karma e per questo vengono quasi venerati. Non sono un’esperta in materia, e per gli interessati è meglio approfondire l’argomento. Un bellissimo libro che può essere d’aiuto per questo approfondimento è “A piedi nudi sulla terra” di Folco Terzani (il figlio di Tiziano Terzani).

Un “sadhu” che si prepara per una funzione. (Mi scuso per la qualità della foto, ma è stato uno “scatto rubato”, i sadhu non si possono fotografare!)

Spiritualità a parte, Manali, proprio per questa sua caratteristica è anche il luogo di ritrovo di tutti i frikkettoni (anche di una certa età) che, come direbbe mia madre, “si sono persi tornando da Woodstock”.

Ospitalità

Si tratta di una regione non molto turistica, e di conseguenza tutto ciò che concerne l’accoglienza dei turisti è un po’ indietro. Per intenderci, non esistono hotel di lusso, però ci sono guest house carinissime, semplici B&b, e soprattutto nelle zone di montagna campi tendati! Sì, per almeno due notti durante il nostro viaggio abbiamo dormito in tenda. Quindi ecco non si tratta del tipico viaggio da turisti, è un Viaggio con la V maiuscola, per viaggiatori e viaggiatrici!

Prima notte in tenda!

Ora non vorrei annoiarvi troppo, e già che ho attirato la vostra attenzione introducendovi brevemente alcune delle principali caratteristiche di questo viaggio, vi aspetto al prossimo articolo per i dettagli!

P.S: Per scoprire altri strani luoghi del mondo con me, vi invito a leggere degli altri miei viaggi, c’è solo l’imbarazzo della scelta: Albania, Grecia, Macedonia, Croazia, Romania, Ungheria, Moldavia, Transnistria, Serbia e un piccolo focus su Lisbona.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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