Riscattare la laurea è una pratica importantissima cui, purtroppo, non facciamo ancora caso. Adesso, sono emerse anche delle agevolazioni da non sotto
Riscattare la laurea è una pratica importantissima cui, purtroppo, non facciamo ancora caso. Adesso, sono emerse anche delle agevolazioni da non sottovalutare.
Con il decreto che ha introdotto la Quota 100, sono state apportate delle novità interessanti per coloro che desiderano riscattare la laurea. Da quando il provvedimento sarà effettivamente operativo, questa procedura avrà costi molto meno onerosi rispetto al passato.
Cos’è il riscatto della laurea?
Si tratta della conversione degli anni di studio universitari in anni vantaggiosi per l’anzianità contributiva, che permettono, una volta sommati a quelli di lavoro, di andare in pensione prima o di ricevere un assegno più alto, nel caso in cui si decida di lavorare fino all’età pensionabile.
Chi può riscattare la laurea?
Prima condizione è averla conseguita. In secondo luogo sono riscattabili esclusivamente gli anni previsti dalla durata del corso, non gli anni di fuori corso. Infine con il nuovo decreto si prevede un’agevolazione per coloro che non hanno ancora compiuto i 45 anni e che devono riscattare periodi successivi al 31 dicembre 1995.
Quanto costa?
Soddisfatti i requisiti sopra detti,
il costo di riscatto sarà di 5.241 euro per ogni anno di università. La spesa viene quindi ridotta a circa un 60% in meno rispetto al passato: infatti secondo i calcoli della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, negli anni precedenti un lavoratore dipendente, in regime contributivo e con una retribuzione di 40mila euro, avrebbe pagato 13.200 per ogni anno di studio.
Cosa può essere riscattato?
- Diploma universitario (durata di 2-3anni)
- laurea triennale, quadriennale o a ciclo unico
- diploma di specializzazione post-laurea
- dottorato di ricerca.
Altro da sapere
Con tale decreto rimarrà l’aumento dell’anzianità assicurativa e contributiva, ma non aumenterà più il valore della pensione. È bene ricordare che è possibile versare i contributi con rate nell’arco di 10 anni. Infine le domande da presentare all’Inps possono essere effettuate solo per via telematica. Per chi fosse in possesso del Pin o Spid (unico modo per accedere a tali servizi), può mandare la richiesta direttamente, altrimenti ci si può rivolgere ad un intermediario come un CAF.
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