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Germania: arriva il bagno per il “terzo sesso”

Germania: arriva il bagno per il “terzo sesso”

Dal primo Gennaio 2019 si è approvata la legge per introdurre, all’interno delle scuole elementari, il bagno per il terzo sesso, anche detto del “dive

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Dal primo Gennaio 2019 si è approvata la legge per introdurre, all’interno delle scuole elementari, il bagno per il terzo sesso, anche detto del “diverso”.

L’iniziativa del bagno per il “terzo sesso” sta prendendo vita in tre scuole tedesche nei dintorni di Monaco, che presto si doteranno di toilettes apposite per transessuali e interessuali. Infatti, l’idea nasce proprio dalla volontà di tutelare tutti gli studenti che fanno parte della categoria “inter” o “divers”.

Non è così raro, infatti, che ci siano bambini con gli organi genitali non ancora definitivamente sviluppati o anche bambine con organi femminili, ma contemporaneamente cromosomi maschili. Proprio per questa categoria, a tutti gli effetti equiparabile a quella di “maschio” o “femmina”, il Parlamento tedesco ha approvato il disegno di legge proposto dal Governo, spalleggiato dalla Corte Costituzionale.

Le 160.000 persone interessuali avranno così diritto a un terzo bagno a scuola, onde evitare prese in giro per l’indecisione su quale porta aprire.

La prima scuola ad aver accolto tale iniziativa è stata quella di Pullach, guidata da una coraggiosa consulente scolastica; a seguire anche la scuola di Garching ha introdotto nel progetto scolastico il terzo bagno; infine anche l’istituto di Taufkirchen ha lasciato in mano agli architetti la realizzazione della struttura.

La reazione pubblica è stata positiva e non si sono riscontrati pareri contrari. Questo perché scrivere “diverso” accanto a “maschio” e “femmina”, non crea più scalpore, ma diventa un diritto. Il diritto ad essere diversi è una conquista a cui si sta arrivando piano piano, e questa iniziativa è sicuramente un grande passo in avanti per la tutela delle differenze tra uomini. La scelta di aver introdotto la nuova legge nelle scuole elementari, inoltre, è una scelta mirata all’educazione e tolleranza per le diversità fin da bambini.

In Italia purtroppo ancora non è stato pensato neanche un disegno di legge al riguardo, ma c’è ancora speranza. Intendere il “diverso” come qualcosa di assolutamente normale, mi sembra già un buon punto di partenza.

#FacceCaso

Di Ludovica Sampalmieri

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