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Test d’ingresso, ecco le date

Test d’ingresso, ecco le date

Test d'ingresso all'università, è uscito il calendario nazionale per i corsi a numero chiuso. Attesa per il numero di posti disponibili. Da qualche m

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Test d’ingresso all’università, è uscito il calendario nazionale per i corsi a numero chiuso. Attesa per il numero di posti disponibili.

Da qualche mese la questione dei test d’ingresso all’università e il numero chiuso è tornato alla ribalta. Pochi giorni fa la commissione cultura della Camare ha annunciato grosse novitàPrevisto l’aumento dei posti disponibili, soprattutto per le professioni sanitarie. Secondo indiscrezioni, dovrebbero aumentare di 5000 unità.

Già ad ottobre il presidente della commissione, on. Luigi Gallo, aveva parlato dell’avvio dell’iter per l’abolizione del numero chiuso. Fra gennaio e febbraio si è dibattuto di alcune proposte che venivano dagli stessi atenei. In particolare aveva suscitato interesse (e polemiche) l’idea dell’Università di Ferrara, sulla quale è intervenuto persino il Ministro dell’Interni Salvini.

Nel frattempo, mentre le discussioni sul tema vanno avanti, sono uscite le date ufficiali per i test d’ingresso. Quello più atteso e controverso è Medicina e Odontoiatria, che sarà il 3 settembre (il 12 quello in lingua inglese). Veterinaria sarà il 4 e il 5 architettura. Sempre a settembre, l’11 si terrà l’esame per entrare nei corsi delle Professioni sanitarie e il 13 sarà la volta di Scienze delle formazione primaria, per gli aspiranti maestri di scuola. Ora si attendono le conferme sui posti disponibili.

Non si placano le polemiche

Nonostante queste notizie, il fronte degli studenti resta scettico e critico. Denunciano ogni forma di sbarramento per l’ingresso all’università. Non ci vedono nessun criterio di qualità ed efficienza ma solo una precisa volontà politica di non investire in finanziamenti per il sistema universitario.

C’è poi il tema dei costi che gli studenti devono sostenere per prepararsi ai test d’ingresso. Lezioni private e testi su cui studiare non sono alla portata di tutte le tasche. L’investimento, sostengono, è senza garanzie perché rivolto al tentativo di affrontare un test ritenuto presuntuoso. Chi lo ha già fatto testimonia l’assurdità di voler riuscire, con un centinaio di domande in poche ore, a quantificare non solo la preparazione, ma anche la propensione e la volontà del singolo studente.

I numeri

Negli ultimi anni il trend dei partecipanti ai test d’ingresso per medicina è rimasto pressoché invariato. L’anno scorso furono 67.005 a tentare, in leggero aumento rispetto ai 66.907 dell’anno prima. Architettura e Veterinaria al contrario hanno visto una piccola diminuzione. 7.986 contro 9.340 per la prima, 8.136 contro 8.431 per la seconda.

Nella quota totale di partecipanti (più di 83.000 l’anno scorso), sono sempre le professioni sanitarie ad avere la stragrande maggioranza di richieste. Visto il possibile aumento dei posti disponibili al livello nazionale, è ipotizzabile un incremento del dato per il 2019.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

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