Quello delle sparatorie scolastiche è un fenomeno molto diffuso, specialmente negli USA. Per questo alcuni studenti sono corsi ai ripari. Bath School
Quello delle sparatorie scolastiche è un fenomeno molto diffuso, specialmente negli USA. Per questo alcuni studenti sono corsi ai ripari.
Bath School, Columbine High School, Virginia Polytechnic Institute…Questi sono solamente alcuni dei numerosi istituti americani che negli ultimi 80 anni sono finiti al centro della cronaca nera per via di un “fenomeno” purtroppo molto diffuso oltreoceano, quello dei massacri scolastici causati, soprattutto, dalle sparatorie.
Con oltre 30 episodi di sparatorie scolastiche in appena 13 anni (dal 1999 al 2012), infatti, gli Stati Uniti risultano essere il paese con il più alto numero di stragi nelle scuole. Questo, naturalmente, ha fatto sì che venisse riaperto il dibattito nazionale sulle politiche di controllo delle armi da fuoco.
E in attesa di un provvedimento federale che renda più stringenti le norme che regolano il possesso di armamenti due gruppi di liceali hanno esposto la “loro” soluzione al problema. Nell’ambito di Solve for Tomorrow, un concorso creato dalla Samsung, 3 studenti di Owensville e 9 provenienti dalla Carolina del Sud hanno infatti presentato due interessanti progetti anti-massacro.
Il primo consiste in un innovativo lucchetto che può essere applicato velocemente alle porte delle aule allo scopo di rallentare l’avanzata dell’attentatore. L’altro, invece, è un congegno che consente di chiudere un ingresso da lontano attraverso dei segnali elettromagnetici.
Ma non solo, il meccanismo permette anche di abbassare le tendine presenti sulle finestrelle delle porte, ostruendo così la visuale del killer. Queste due idee hanno convinto molti, compresa la giuria del Solve for Tomorrow, che ha deciso di inserire entrambi i progetti tra i 10 finalisti.
Al di là di come si concluderà il concorso, però, possiamo dire che questi 12 ragazzi hanno già vinto. E non tanto perché le loro invenzioni sembrano costituire un rimedio più che efficiente contro le stragi, ma soprattutto perché sono riusciti attraverso il loro lavoro a ricordarci quanto sia urgente trovare una soluzione definitiva a questo problema, prima che qualcun altro si faccia del male.
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