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Wi-Fi e i suoi danni, tasse particolari e una notizia piccante al TG USA

Wi-Fi e i suoi danni, tasse particolari e una notizia piccante al TG USA

Nell'edizione odierna parleremo di una particolare tassa della Georgetown University e dei possibili danni causati dal Wi-Fi...ma non solo. Stando in

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Nell’edizione odierna parleremo di una particolare tassa della Georgetown University e dei possibili danni causati dal Wi-Fi…ma non solo.

Stando in Italia, si sa, non risulta difficile rimanere informati su quelli che sono gli eventi e le problematiche che caratterizzano le università del nostro Paese. È un po’ più raro, invece, leggere o ascoltare notizie sugli atenei esteri, in particolare su quelli d’oltreoceano. (Per leggere questa news non ti serve wi-fi …)

Per ovviare a questo problema noi di FacceCaso abbiamo ideato una rubrica settimanale che ha come obbiettivo quello di portare alla vostra attenzione, attraverso dei flash, le 3 news più interessanti che hanno caratterizzato il panorama universitario statunitense. Siete pronti? Questo è TG USA, let’s start!

Tassa anti-schiavismo

Splendida iniziativa quella degli studenti della Georgetown University, che hanno deciso di loro spontanea volontà di autotassarsi, così da poter risarcire i discendenti degli schiavi che sono stati venduti dall’ateneo di Washington nel corso del 19esimo secolo. L’obbiettivo è raccogliere circa 400.000 dollari e per farlo la retta semestrale subirà un aumento di 27,60 dollari a testa.

Wi-(non)Fi male alla salute

Fa male e invece no. Però è rischiosa…ma anche no. Da anni ormai ci si chiede se la tecnologia Wi-Fi sia o meno dannosa per il nostro organismo. A sciogliere questo dubbio ci ha provato anche un emerito professore dell’Università della Pennsylvania, tale Kenneth R. Foster, il quale ha fatto notare come le radio frequenze RF emesse dai sistemi Wi-Fi siano in realtà radiazioni non ionizzanti e che di conseguenza non hanno alcun effetto sul nostro corpo.

Cancro, la cura è piccante

Decisamente interessante lo studio effettuato da un gruppo di ricercatori della School of Medicine della Marshall University Johan C. Edwards (Virginia), i quali hanno scoperto che la capsaicina, un composto chimico presente anche nel peperoncino, potrebbe essere in grado di prevenire le metastasi e di bloccare l’avanzata del tumore quando si trova nel suo stadio iniziale.

E con quest’ultima notizia termina qui quest’edizione del TG USA. Noi ti ringraziamo per averci seguito, ti auguriamo una buona serata e se sei arrivato a leggere fin qui allora…FacceCaso!

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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