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Maturità 2019: studenti preoccupati dalla seconda prova e dal colloquio orale

Maturità 2019: studenti preoccupati dalla seconda prova e dal colloquio orale

Con l'entrata in vigore delle novità previste nell'ultima riforma della scuola, per la maturità 2019 gli studenti sono preoccupati per la prova orale.

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Con l’entrata in vigore delle novità previste nell’ultima riforma della scuola, per la maturità 2019 gli studenti sono preoccupati per la prova orale.

La maturità 2019 incombe. Tra novità comunicate in corsa e simulazioni poco chiare, secondo molti studenti, il percorso di avvicinamento procede tra ansie e preoccupazioni. Skuola.net ha lanciato un sondaggio tra i maturandi per capire le loro opinioni e i loro pensieri a riguardo. Ne è emerso che, tutto sommato, si poteva fare di più e meglio.

In generale i ragazzi sono soddisfatti per la preparazione ricevuta, ma è una sufficienza stiracchiata. I tanti giorni di prove previsti e la carenza di indicazioni precise su come affrontarli li costringe a navigare al buio.

La parte che spaventa di più

È la seconda prova, tra gli scritti, a generare la maggior preoccupazione. La doppia materia complica molto le cose. Soprattutto su questo aspetto, infatti, si è concentrato l’interesse delle scuole nella preparazione degli studenti. Il 71% degli intervistati ha svolto in classe entrambe le simulazioni proposte dal Miur. Il 29% solo una delle due. Molti ne hanno affrontate alcune supplementari, elaborate dagli insegnanti.

La prima prova, al contrario, nonostante i cambiamenti, non sembra un grande problema. In diversi istituti, stando alle risposte, pare che le simulazioni proposte siano state un pro forma più che un vero test. Insomma, il tema d’Italiano non fa paura.

A preoccupare di più di ogni altra cosa è il colloquio orale. Ed è proprio lì che i ragazzi si sentono maggiormente spaesati. Niente tesina, che quantomeno aiutava un minimo ad indirizzare le prime domande per rompere il ghiaccio. La partenza dall’argomento estratto a sorte lascia tutti spaesati. Il ministero ha diffuso solo istruzioni per le commissioni, senza proporre simulazioni come per gli scritti.

La maggior criticità rilevata dal sondaggio è che parecchie scuole non hanno colmato questo vuoto. Più del 50% dice di non aver avuto possibilità di fare le prove generali d’orale. E circa il 30% ha fatto un solo test.  L’orale, inoltre, prevedeuna relazione sull’attività di alternanza scuola-lavoro (e anche lì le perplessità non mancano) e domande di educazione civica. O almeno così si chiamava un tempo. Quando veniva affrontata come materia vera e propria tra i banchi. Perché, stando alle risposte raccolte, Cittadinanza e Costituzione non sono inserite regolarmente nei programmi scolastici ministeriali. Uno studente su quattro non le ha mai trattate. Il 50% ne ha sentito parlare sporadicamente e solo il rimanente 25% afferma di aver approfondito l’argomento.

Di fatto in questa maturità 2019 i ragazzi fungeranno da cavie, loro malgrado, per le novità introdotte. Solo dalla loro esperienza diretta si potranno capire quali cambiamenti si sono rivelati effettivamente migliorativi del sistema e quali no.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè 

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