Una sfida raccontata attraverso gli occhi di Stefano, giovane studente che si è cimentato in una delle esperienze più uniche al mondo: Il cammino di
Una sfida raccontata attraverso gli occhi di Stefano, giovane studente che si è cimentato in una delle esperienze più uniche al mondo: Il cammino di Santiago.
“Il cammino di Santiago ti sfida, ti butta in faccia tutte le emozioni che tu possa provare” inizia a raccontare Stefano, studente 23enne presso l’Università Luiss Guido Carli di Roma.
Lo ascolto con attenzione, mentre cerco di estrapolare i punti salienti del cammino. I suoi occhi ripercorrono tutte le fasi del cammino , tra momenti di riflessione, tristezza e immancabile libertà.
L’inizio del cammino
Stefano inizia il suo cammino a Leon ( città della regione di Castiglia – Leon ), pronto ad affrontare ogni possibile ostacolo per i seguenti 320Km. 11 giorni. 11 giorni decisivi per affrontare se stessi.
“Con quale spirito sei partito per affrontare il cammino ?”
“All’inizio pensavo che questo viaggio avesse dei tratti conformati e unici per tutti. Una sorta di terapia che ha un effetto omogeneo. Mi sbagliavo. Il cammino è un esperienza del tutto soggettiva. Non posso spiegarti certe cose. Posso condensare il tutto nella parola “particolare”.
Particolare
La sfida fisica contro la natura
Come i paesaggi cangianti del cammino. Tra salite montane e strade impervie, Stefano mi racconta di essersi trovato a combattere contro la natura molte volte.
“Il cammino ti mette a dura prova, devi essere pronto a improvvisare e cavartela. Per esempio, ho percorso un tratto lunghissimo da Villar de Mazarife a l’Astorga in una zona desertica sotto al sole. È stata una sfida mentale e corporalmente estenuante”.
Imparare ad affrontare noi stessi
Generalmente le persone sottovalutano questo lato del cammino, si focalizzano solo sulla sfida emotiva. Per te qual è stata la parte più difficile da affrontare e ovviamente, la più soddisfacente?
“Per me, ripeto, per me perché il cammino di Santiago ha bisogno di essere vissuto soggettivamente, la parte più dura da affrontare è stata la lotta con me stesso. Alla fine è sempre la più difficile. Ho realizzato quali erano i miei patemi, mentre ripercorrevo ogni attimo della mia vita. Ti purifichi.
Mi hai chiesto qual è la parte più soddisfacente, io ti risponderei… Tutto
Tutto Il cammino di Santiago. Da quando parti, fino all’ultimo metro. Io ci ho pensato.
È una metafora della vita: La partenza è la tua nascita e mentre cammini, vivi.
Verrai messo di fronte a degli ostacoli e li supererai a modo tuo e alla fine dopo tanti chilometri, arrivi.
Così è la vita. Così è il cammino di Santiago”.
Il cammino è divertimento e amicizia
Prima di salutarci gli chiedo: “Scommetto che il cammino è anche divertente, vero?”
“Ci siamo focalizzati sulla parte più importante, ma bando allo spiritualismo!
Incontri persone da tutto il mondo e condividi con loro chilometri di fatica, sudore (possiamo dire anche disperazione ) ma alla fine ti riporta ad una convivialità più genuina”.
#FacceCaso
Di Francesca Assenza
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