Tempo di lettura: 2 Minuti

Ciao mamma, guarda come mi diverto al Jova Beach Party!

Ciao mamma, guarda come mi diverto al Jova Beach Party!

Jova Beach Party 2019: Policoro in festa. Non un semplice concerto, ma molto di più: un richiamo alle coscienze per rispettare l’ambiente. La prepara

Agosto ti rattrista? È normale, è l’August blues
Occhio alla spesa: tutto quello che c’è da sapere sul bonus di 500€ per gli insegnanti
50 anni da Woodstock: “Protagonista fu il pubblico”

Jova Beach Party 2019: Policoro in festa. Non un semplice concerto, ma molto di più: un richiamo alle coscienze per rispettare l’ambiente.

La preparazione al Jova Beach Party…

Immaginate un’estate un po’ fiaccazero viaggi organizzati e una tesi di laurea da preparare.
Nulla sembrava andare al proprio posto, ma all’improvviso uno spiraglio di luce!
Pronta per passare una settimana con i miei e con i libri sotto l’ombrellone, sono arrivata nella piccola e tranquilla Policoro per il Jova Beach Party!
Piccola e tranquilla fino al 13 agosto. Si, perché accanto al viaggio turistico Aquarius, la spiaggia era dominata da un immenso palco. Gli operai, già al lavoro dal 10 agosto, hanno creato un’opera d’arte con un lavoro no stop, notte e giorno.
Con il passare delle ore, si aggiungeva un elemento: prima il palco, poi gli addobbi, le luci, gli stand etc.

Tutto si preparava ad una notte magica, a due passi dal mare e sotto una luna piena da fare invidia a tutto il mondo.
Le strade sono state chiuse e il villaggio transennato. A disposizione, per coloro che sono giunti da ogni parte d’Italia, piazzole di parcheggio e servizi di bus navetta.
E mentre la spiaggia prendeva forma e vita, è arrivato il 13 agosto.

Non solo un concerto, ma una vera festa!

Sorpassate le transenne e i controlli, si entrava in un vero e proprio paese dei balocchi.
Ragazzi in costume pronti a ballare, musica in ogni angolo della spiaggia e stand di intrattenimento.
Il party, perché è giusto definirlo così, è iniziato già nel pomeriggio.
Ad aprire le danze, ci sono stati diversi artisti e ospiti, che si sono esibiti su palchi dislocati su tutta la spiaggia. Tra i tanti, si sono esibiti Alborosie e Rancore.

Ma perché non è stato un semplice concerto?
Perché il Jova non si è limitato a far cantare le proprie canzoni. Posizionatosi in consolle, ha fatto ballare tutta la spiaggia fino a mezzanotte!
Tra l’ombelico del mondo e danza kuduro, non è mancato lo spazio per le emozioni. Jovanotti si è emozionato cantando “A te”, facendo vibrare i cuori di tutti ragazzi. Compreso anche qualche occhio lucido.

Divertirsi, rispettando l’ambiente

Il Jova, che nel frattempo è diventato anche una materia universitaria, è stato al centro di diverse critiche. Si criticava l’inquinamento della spiaggia, ma anche l’inquinamento acustico.
Una cosa è certa: il rispetto per l’ambiente è stato una costante in tutto l’evento.
Non solo l’organizzazione ha aiutato nella dispersione dei rifiuti, fornendo anche posacenere portatili, ma lo stesso Jova ha sottolineato l’importante di preservare il nostro mare.
Ha lanciato una sfida a tutti i presenti: il mondo non è nostro, ci accoglie e come tale sarebbe giusto e ugualmente rispettoso lasciarlo in condizioni decenti per le generazioni a venire.

 

Chi è già stato al Jova Beach Party probabilmente si è riconosciuto in questo racconto. Per chi ancora dovesse andare, mi scuso per gli spoiler.
Ma un’emozione come quella del 13 agosto è rara da vivere.

E per questo, giusta da condividere.
Grazie Jova, per averci fatti ballare con i piedi sulla sabbia. Per averci fatto cantare, con il cuore aperto sotto la luna. E grazie anche per aver risvegliato qualche coscienza.
La musica non è solo intrattenimento, ma è fonte di unione.
E Jova, questa unione, l’ha trasmessa con un party che non ha precedenti.

#FacceCaso

Di Claudia Marano

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0