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Criptovaluta: in Australia ora ci si paga l’università!

Criptovaluta: in Australia ora ci si paga l’università!

Non è fantascienza, è la realtà. Un'università australiana ha creato un fondo per una borsa di studio per un dottorato basato su criptovaluta. La nov

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Non è fantascienza, è la realtà. Un’università australiana ha creato un fondo per una borsa di studio per un dottorato basato su criptovaluta.

La novità viene dalla Curtin University, una delle più grandi università australiane. Proprio lì è stato aperto un fondo che consentirà studenti e studentesse di prendere parte a un programma di studi grazie a donazioni sotto forma di criptovaluta.

Cryptocurrency PhD Scolarship Found

La traduzione sarebbe “Fondo per borsa di studio in criptovaluta”. Bene, come funziona?

Con la creazione di questo fondo, chiunque possieda criptovaluta (sia individui che aziende) può decidere di donarla con lo scopo di finanziare un dottorato di ricerca. La borsa di studio sarà riservata all’ambito dei corsi di specializzazione in blockchain, sicurezza informatica e analisi dei dati.

Una piattaforma di pagamento web 3.0

Sì, siamo nel futuro. Il metodo di pagamento web 3.0 è un tipo di pagamento istantaneo tramite Blockchain, Bitcoin ed Ethereum. Una piattaforma davvero innovativa realizzata e sviluppata in collaborazione con Nelnet International e Centrality.

Per promuovere le monete digitali

La criptovaluta sarà davvero la moneta del futuro? Voi che ne dite? Uno degli obiettivi di questa iniziativa australiana è proprio quello di promuovere questi nuovi e innovativi metodi di pagamento. Secondo i dirigenti della facoltà, infatti, promuovendo l’uso di questa moneta digitale sarà possibile implementare e sostenere economicamente la prossima generazione di esperti del settore.

Altri esempi

L’iniziativa australiana di cui vi ho parlato non è stata la prima nel suo genere. Nel mondo, infatti, altre università avevano già sperimentato questi nuovi metodi di pagamento. Per esempio l’Università di Nicosia a Cipro nel 2013 ha iniziato ad accettare Bitcoin. Lo stesso è successo presso la Dublin City University e la University of British Columbia.

Che ne dite giovany, potrebbe essere una bella roba anche per noi in Italia?

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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