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A scuola con… Matteo Berrettini!

A scuola con… Matteo Berrettini!

Che scuola hanno frequentato i campioni italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Oggi il futuro del tennis italiano: Matteo Berrettin

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Che scuola hanno frequentato i campioni italiani? Ve lo diciamo noi in questa nuovissima rubrica. Oggi il futuro del tennis italiano: Matteo Berrettini.

Vi siete mai chiesti quale scuola avessero frequentato da adolescenti campioni e campionesse del calibro di Buffon o Bebe Vio? Noi sì. E per risponderci (o meglio, per rispondervi) abbiamo ideato una nuova rubrica nella quale ogni settimana ripercorreremo la carriera scolastica di uno sportivo.

In questi giorni si stanno disputando le fasi finali dello US Open, il quarto ed ultimo torneo Slam della stagione tennistica e 42 anni dopo la semifinale centrata da Corrado Barazzutti nel 1977, tra i primi 4 c’è di nuovo un italiano. E’ il protagonista di oggi, il tennista romano Matteo Berrettini.

Nato nella Capitale il 12 aprile del 1996, Matteo inizia a giocare a tennis già da bambino, dando prova fin da subito del suo straordinario talento. Ad accorgersi per primo delle sue qualità è Raoul Pietrangeli, (nessuna parentela col Nicola a cui è intitolato uno dei campi del Foro Italico), che lo allena personalmente prima del suo passaggio al Circolo Canottieri Aniene.

Nell’età dell’adolescenza, poi, cominciano ad emergere anche quella determinazione e quello spirito di sacrificio che saranno tra le chiavi del suo successo. In questo periodo infatti, Berrettini arriva a percorrere quasi 6 km al giorno per andare ad allenarsi.

E’ questa la distanza che separa il centro sportivo dell’Acqua Acetosa dal Liceo Scientifico Statale “Archimede” di Via Vaglia 10, la scuola frequentata da Matteo. Non è qui, però, che il tennista del Nuovo Salario ha conseguito la maturità. Lasciato l’istituto per sviluppare maggiormente la sue doti, Berrettini ottiene il diploma da solo, studiando da privatista.

Inaspettatamente quel diploma gli è tornato utile anche in campo. Nelle partite giocate oltreoceano in queste ultime due settimane, infatti, Berrettini ha dimostrato di essere un freddo quanto spietato calcolatore. Insomma, se adesso è uno dei migliori tennisti della sua generazione il merito è anche un po’ dei suoi studi, o no?

#FacceCaso

Di Gabriele Scaglione

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