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La lettura ad alta voce contro l’analfabetismo di ritorno

La lettura ad alta voce contro l’analfabetismo di ritorno

La lettura ad alta voce: l'ultimo baluardo contro il diffondersi dell'ignoranza. Secondo recenti studi migliorerebbe, infatti, l'indice del QI nei bam

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La lettura ad alta voce: l’ultimo baluardo contro il diffondersi dell’ignoranza. Secondo recenti studi migliorerebbe, infatti, l’indice del QI nei bambini.

Basta guardarsi un po’ in giro per capire una cosa: leggere fa bene. L’analfabetismo funzionale, o “di ritorno”, dilaga in Italia e centinaia di migliaia, se non milioni, di adulti faticano a comprendere anche i più semplici messaggi scritti. Ciò ha un impatto importante nelle nostre vite, poiché si traduce in: bullismo sui social, incapacità lavorative e, soprattutto, incapacità relazionali.

Sì, perché sebbene possa sembrare assurdo, l’ignoranza è sorella della relazione disfunzionale. Pochi vocaboli, poco discernimento nei pensieri, poche parole pensate, poche espresse e via dicendo.

La salvezza

In mezzo a questo mare d’ignoranza, c’è però una zattera che può salvarci tutti. L’educazione delle nuove leve, dei bambini. E, a quanto pare, un’ottima educazione passa attraverso la lettura ad alta voce.

Secondo uno studio condotto da Giunti Scuola e Giunti Editore, in associazione con l’Università di Perugia, leggere ad alta voce produce miglioramenti significativi nell’apprendimento dei bambini.

Secondo Federico Batini, professore di pedagogia sperimentale dell’Università di Perugia, “la lettura ad alta voce può essere considerata uno strumento di educazione democratica, e andrebbe inserita in modo stabile nelle scuole di ogni ordine e grado come palestra per la vita, come esercizio in grado di allenare la mente”.

È la prima volta che facciamo un’indagine di questa portata”, commenta Batini, “che ci ha permesso di spaziare dal nord al sud d’Italia e tra scuole sia centrali che di periferia”.

Abbiamo utilizzato strumenti di rilevazione come le prove Mt e le prove Invalsi applicate sial gruppo sperimentale, sia al gruppo di controllo. Parliamo, in totale, di oltre 12 mila ore per raccogliere e analizzare le risposte dei bambini”.

Gli effetti

E a cosa porta, dunque, far leggere i bambini ad alta voce? Presto detto: aumento significativo della capacità di comprensione fino al 10% rispetto al punto di partenza e miglioramento nello sviluppo delle abilità cognitive di base, in media del 18-20%.

Vuol dire bambini più intelligenti e, per il futuro, elettori più consapevoli.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

 

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