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Pastorizia, la nuova idea della Regione Sardegna per l’Università

Pastorizia, la nuova idea della Regione Sardegna per l’Università

L'Università della Pastorizia potrebbe presto divenire una realtà. La proposta ora passa alla Regione, dove verrà vagliata assieme ad altre. Giovany,

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L’Università della Pastorizia potrebbe presto divenire una realtà. La proposta ora passa alla Regione, dove verrà vagliata assieme ad altre.

Giovany, oggi si parla un po’ di pastorizia.

Ci sono 12 mila allevamenti di pecore in Sardegna, per un totale di più di 2,6 milioni di ovini. Parliamo del 40% degli allevamenti italiani, con una produzione di latte che sfiora i 3 milioni di quintali annui. Un piatto romano famoso in tutto il mondo come la Carbonara non esisterebbe senza il famoso “pecorino”, la cui produzione è affidata per il 50-60% alle pecore sarde.

Di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando dello stile di vita di un popolo millenario, dedito alla pastorizia. Di una risorsa per una nazione intera e della cultura sarda, di radici che si perdono nei secoli scorsi. Radici che se dovessero essere recise, produrrebbero danni irreparabili per tutti noi. Non solo per i Sardi, ma tutta la Penisola ne risulterebbe danneggiata.

Per questo bisogna salvaguardare i pastori sardi e il loro lavoro. Per questo bisogna crescerne di altri, allevarli come le loro pecore ad uno dei lavori più antichi del mondo. Per questo giunge la proposta di una Università della Pastorizia.

L’Università della Pastorizia

La proposta arriva dall’Anci regionale. Il presidente Emiliano Deiana, l’ha infatti inserita in un pacchetto di misure atte a salvare e salvaguardare le zone interne della regione Sardegna. Il plico con le proposte verrà poi inviato al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais.

Pensiamo che ogni ovile possa essere un’aula di questa università dove si insegna e si impara. Non possiamo più pensare alla pastorizia com’era 50 anni fa, ma dobbiamo vederla nel mondo globale e attuale.

Quindi ciò a cui mira Deiana sarebbe “avere una convergenza di tutta la comunità sarda, per definire quello che, riferendoci alla storia della Sardegna, chiamiamo il “nuovo congresso del popolo sardo”, che questa volta non dovrà essere fondato sull’industria pesante ma sull’industria pensante”.

Noi riteniamo che tutto debba essere riassunto in una legge quadro, dove le questioni dei paesi e dello spopolamento siano legate all’elemento antropologico fondante delle nostre comunità, quello del pastoralismo”.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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