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Università, gli studenti chiedono lo sconto

Università, gli studenti chiedono lo sconto

L'Università cambia, per forza di cose, ma le tasse restano? Eh no. Perchè la didattica non è la stessa, quindi rivediamo insieme qualcosa. Si profil

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L’Università cambia, per forza di cose, ma le tasse restano? Eh no. Perchè la didattica non è la stessa, quindi rivediamo insieme qualcosa.

Si profilano tempi duri per l’Università italiana. Il coronavirus, quel nuovo vecchio amico con il quale dovrà convivere mesi (anni?), le sta dando una mano a suicidarsi. Già, perché costringere una vecchia signora a rifarsi il look, quando lei non ha alcuna voglia di mettersi sotto e curare il proprio aspetto fisico, può solo darle l’ultima spinta verso la tomba, piuttosto che rimetterla in sesto.

Parliamoci chiaro, chi mai avrebbe potuto immaginare una situazione del genere. Nessuno. Nessuno avrebbe mai pensato che in pochi i mesi i banchi sarebbero stati sostituiti dai tavoli di casa, le lavagne dai pc e i professori dalle loro immagini sfocate su un monitor. E questi sono gli alibi.

C’è un però. L’Università è ferma da tempo al palo. Pochi soldi, e quei pochi gestiti spesso male, poco interesse nei suoi confronti, la cultura non tira più, e baroni marchesi e conti assisi sui loro scranni intagliati nelle mura stesse delle facoltà, figli dei figli dei figli.

E chi ci rimette? Gli studenti. Che oggi, in piena crisi, si troveranno a pagare una retta rimasta inalterata dai tempi non-inalterati pre coronavirus. Cambia la didattica, si adatti il pagamento, anche. È questo ciò che chiedono gli studenti di mezza Italia.

Cosa chiedono gli studenti

Vogliamo un confronto, non risposte superficiali”, fanno sapere i ragazzi attraverso una lettera redatta dall’associazione studentesca Link.

La crisi causata dal Covid-19 sta mettendo a rischio la possibilità di molti di noi di proseguire gli studi”, per cui chiediamo “l’eliminazione della mora dal pagamento tardivo di seconda e terza rata e possibilità per i laureandi di sostenere l’esame finale entro la prima sessione autunnale senza oneri economici aggiuntivi; aumento degli appelli di esame e delle sedute di laurea; tutele per gli studenti Erasmus”.

Verranno ascoltati? Può essere. Se la vecchia signora si è ricordata di ricaricare l’apparecchio acustico, la notte prima.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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