Una notizia non troppo recente arriva direttamente dalla Puglia, dove un sindaco ha reso obbligatorio lo psicologo di base. L’iniziativa consiste in
Una notizia non troppo recente arriva direttamente dalla Puglia, dove un sindaco ha reso obbligatorio lo psicologo di base.
L’iniziativa consiste in un medico per la mente che, viene assegnato dai 12-13 anni, ed ha l’obbligo di seguire la crescita del paziente.
Essendo un’esperimento, si pone come obiettivo un’agevolazione per la vita di ognuno e si spera possa giovare alla generazione Z, una delle generazioni spesso più colpite da disturbi sociali, i quali, di conseguenza, vengono talvolta sottovalutati.
Tutto questo è dato da un contesto altamente narcisistico ed estetico alla portata di tutti, a cui ancora ci si deve abituare e nel quale bisogna imparare a convivere senza alcun pregiudizio.
Ma siamo sicuri di essere i primi?
Siamo pur sempre i figli degli artisti, e dell’arte che ci ha tanto affascinato, la quale non è stata altro che la fotografia distorta di una realtà sprezzante.
Basti guardare la Venere di Urbino ed una qualsiasi ragazza odierna, con diversi followers, con un post in cui vi è presentato il suo corpo nudo su un social network qualsiasi.
È davvero così diverso? O basta riconoscere che sia questa l’affermazione di una nuova tipologia di arte alla portata di tutti?
Si discute tanto sull’ambivalenza delle conseguenze dei social network sulla mente umana e forse bisogna solo imparare a capire la psicologia che si cela dietro questi colossi della tecnologia, della diffusione di informazioni, ed essere educati all’esistenza di un distacco con la realtà, risulta fondamentale.
Dunque, chi meglio di uno psicologo può aiutare a superare questo divario?
Il narcisismo patologico, la distorsione della propria immagine, l’ossessione per il sapere di piacere etc. Non sono altro che conseguenze di questo labirintico meccanismo che viene dato in mano anche ai più piccoli i quali, si prelude, saranno i più soggetti a questa pressione da parte del suddetto “posting”.
Eppure vi è ancora molto bigottismo ed il retrogrado spicca quando si ignora l’utilità del suddetto “strizza cervello”.
Quest’introduzione potrebbe quindi rivelarsi utile per il progresso? Potrebbe dare più occupazione a questi giovani laureati nella “scienza debole”, in balia della fortuna? Potrebbe realmente diminuire il numero di persone soggette ad attacchi di panico e ad ansie varie?
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