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La scuola riaprirà davvero? Verrà misurata la febbre i ragazzi? I pensieri del Ministro Azzolina

La scuola riaprirà davvero? Verrà misurata la febbre i ragazzi? I pensieri del Ministro Azzolina

La Scuola italiana si trova difronte ad una delle prove più dure di sempre. I contagi crescono e il tempo stringe, urge prepararsi. La scuola riaprir

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La Scuola italiana si trova difronte ad una delle prove più dure di sempre. I contagi crescono e il tempo stringe, urge prepararsi.

La scuola riaprirà davvero il 14? Come si dovranno comportare le famiglie? La ministra Azzolina, qualche giorno fa, ha chiarito qualche punto fondamentale alla rivista “Oggi”. Andiamo a vedere insieme cosa ha detto.

La curva dei contagi sta ridiventando preoccupante. Resta convinta che le scuole riapriranno il 14 settembre?

“Stiamo facendo i salti mortali, lavoriamo da settimane per questo obiettivo. Vogliamo riaprirle, ma anche evitare che richiudano”.

Chi dovrà misurare la temperatura dei ragazzi?

“Spetta ai genitori, prima di uscire di casa. Immaginiamo cosa accadrebbe se un ragazzo con la febbre, potenzialmente positivo, prendesse l’autobus o si fermasse in fila davanti a scuola in attesa di misurare la temperatura. Bisogna controllare prima. Rafforzeremo comunque il rapporto Scuola-Sistema sanitario”.

I presidi hanno elaborato un manuale di istruzioni, per districarsi tra le varie norme. E denunciano la mancanza di aule. (…) C’è il rischio che qualcuno faccia lezione in un tendone?

“È stato fatto un lavoro enorme, per adeguare gli spazi di un sistema scolastico abbandonato per anni a sé stesso: se negli ultimi 20 anni ci fossero stati tutti gli interventi di edilizia necessari, ora non saremmo qui a correre per trovare alternative. Serve uno scatto decisivo da parte degli Enti locali, cioè Comuni e Province, che sono i proprietari degli edifici scolastici”.

Se avesse figli, li manderebbe in classe senza né paura né ansia?

“Guardi, è come se avessimo 8 milioni e mezzo di figli. Siamo stati sempre prudenti e responsabili, li abbiamo protetti, quando altri chiedevano di riaprire. Abbiamo dimostrato come Governo di saper gestire l’emergenza meglio di tanti altri. La scuola ha fatto la sua parte. Aggiungo che a giugno abbiamo riportato in aula mezzo milione di studenti e non c’è stata alcuna criticità”.

Comunque vada a finire la sua esperienza da ministra, cosa farà da grande?

“La scuola è il mio grande amore, non riesco a immaginare un futuro senza farne parte”.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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