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Banksy soggiorna nella Capitale. Camera con vista Chiostro, per favore!

Banksy soggiorna nella Capitale. Camera con vista Chiostro, per favore!

Annuncio a tutti gli amanti della street art: armatevi di mascherina perché avrete la possibilità di immergervi nel visual protest dedicato al writer

Banksy, svelata la sua identità?
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“War, Capitalism and Liberty”: Banksy in mostra a Roma con 150 opere tutte da scoprire

Annuncio a tutti gli amanti della street art: armatevi di mascherina perché avrete la possibilità di immergervi nel visual protest dedicato al writer inglese più provocatorio del momento, perché Banksy ha deciso di sostare a Roma, e di rimanerci fino all’8 Aprile 2021 ospitato dal Chiostro del bramante.

Da sempre questo street artist (s)conosciuto riempie i muri e le nostre menti di curiosità. A parole? No, attraverso la forza delle immagini. E nonostante siano innumerevoli le tesi sulla sua misteriosa identità, per noi è sufficiente sapere che è Banksy, semplicemente colui che vive nell’anonimato perché solo così è possibile “osservare in piena libertà”, come racconta l’indispensabile audio-guida.

Una sorta di potere dell’invisibilità, che genera concetti di libertà di espressione iconicamente dipinti nelle strade di tutto il mondo; una critica sociale la sua, mixata a graffiti ribelli che appaiono per la prima volta in Inghilterra, considerata la culla d’insofferenza dei movimenti artistici contro il sistema (oltre che sua città natale).

Provocazione: questa è la parola d’ordine della mostra, che vuole essere un autentico omaggio a questo artista senza ID.
Testimone tra le tante è la sua Queen Vic in cui, severamente rappresentata nell’atto di “queenning”, viene ritratta secondo una posa estremamente saffica a causa delle sue affermazioni sociali riguardo le donne. Per non parlare di Smiling Cop e di quel volto-emoticon inserito nel corpo di un ufficiale di polizia armato che, letteralmente, ci guida in un sorriso (smile in inglese) amaro e tradotto in totale scetticismo nei confronti di coloro che ci proteggono quotidianamente.

Immancabile la scimmia, altra figura iconica, che ci anticipa il sarcasmo nei confronti dell’intelligenza politica sulla scia del “to-do monkey business” e non fa che ricordarci dello zoo umano all’interno del quale viviamo. Concludendo con tante altre opere su sfondo neutro, in nome delle critiche sociali indirizzate al consumismo moderno, ai mass media, all’ipocrisia e alla perdita dei valori umani.
Qual è la più famosa? L’intramontabile A girl with balloon! Il palloncino più “instagrammato” sui social che ci offre quel senso di leggerezza prima, e concretezza poi, contornato da infinite domande all’interno di un background umano; ricordandoci che “non tutte le storie dell’arte aprono la testa” – come dichiara Banksy – “ma io continuo a credere che esistano alcune che servono ad aprire il cervello, che servono a mettere in azione la mente e il cuore”.

Benvenuti nel pianeta Banksy!

#FacceCaso

Di Eleonora Santini

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