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I farmaci ormonali per le transizioni di genere saranno gratuiti, finalmente!

I farmaci ormonali per le transizioni di genere saranno gratuiti, finalmente!

Accadeva già in alcune regioni italiane ma finalmente ora in tutta Italia i farmaci ormonali necessari alle transizioni di genere saranno gratuiti in

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Accadeva già in alcune regioni italiane ma finalmente ora in tutta Italia i farmaci ormonali necessari alle transizioni di genere saranno gratuiti in tutto il Paese.

Un grande passo in avanti per un Paese ancora molto indietro da tanti punti di vista. Finalmente a tutti/e coloro a cui sarà diagnosticata una disforia di genere o un’incongruenza di genere potranno accedere ai farmaci ormonali in modo gratuito. Saranno sicuramente ancora tanti gli ostacoli in molte Regioni ma questo è un successo e punto di partenza.

Dal 30 settembre in Gazzetta Ufficiale

La decisione, stabilita dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), è apparsa in Gazzetta Ufficiale il 30 settembre 2020. D’ora in poi le donne transgender che vorranno portare a termine il loro processo di femminilizzazione e gli uomini transgender che vorranno intraprendere il processo di virilizzazione accederanno gratuitamente ai farmaci ormonali necessari.

Condizione necessaria

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, solo nel 2019, aveva rimosso l’incongruenza di genere dalla lista delle patologie mentali – finalmente! – dopo che vi era stata inserita nel 1990 e mai più modificata. Continua a configurare, però, come “condizione di salute sessuale” proprio per consentire l’accesso alle cure ormonali necessarie per risolvere la condizione. Infatti, possono accedere ai farmaci gratuiti tutte quelle persone a cui è stata diagnosticata la “disforia di genere” o “incongruenza di genere”.

Reperibilità e ostacoli

Questi farmaci, rientrati ora nella classe H, ovvero quello che possono essere distribuiti gratis, saranno disponibili solo nelle farmacie ospedaliere. Sfortunatamente non ancora tutte le Regioni italiane sono attrezzate, infatti in molte mancano i centri adibiti alle diagnosi di disforia di genere. Regioni come la Toscana in cui la normativa era già in vigore sicuramente sono più attrezzate e pronte. Anche se questo inizio sarà sicuramente turbolento e non omogeneo in tutta Italia, si tratta comunque di un inizio che si spera possa aiutare tante persone che hanno avuto la sfortuna di nascere in un corpo sbagliato.

#FacceCaso

Di Chiara Zane

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