In Inghilterra un insegnante è stato sospeso a causa di controverse accuse di maschilismo. E intanto la libertà di pensiero è sempre più un'illusione.
In Inghilterra un insegnante è stato sospeso a causa di controverse accuse di maschilismo. E intanto la libertà di pensiero è sempre più un’illusione.
Esiste un confine tra il politicamente corretto e la censura? E se sì, quanto è sottile questo confine? Sono interrogativi che sorgono spontanei dopo aver letto ciò che è accaduto in una prestigiosissima scuola inglese del Berkshire, dove un insegnante rischia il licenziamento a causa del…patriarcato e dalla mancata apertura alla libertà di pensiero.
La scuola in questione è il famosissimo Eton College, un istituto noto per aver formato molti primi ministri inglesi, tra cui anche Boris Johnson e David Cameron. L’insegnante incriminato è invece un docente di inglese della scuola, il professor Knowland, che nel frattempo è stato sospeso.
Il motivo è semplice quanto sorprendente: nell’ambito di sua una lezione intitolata “Il Paradosso del Patriarcato”, Knowland avrebbe sostenuto che alcune doti tradizionalmente ritenute mascoline quali la forza e il coraggio, hanno storicamente giovato anche alle donne e che un mondo totalmente senza uomini avrebbe danneggiato le donne stesse.
Ora, sono l’unico a non vederci niente di assolutamente sbagliato o di maschilista in queste parole? Ha per caso detto o fatto intendere che quello femminile è il sesso debole o che le donne starebbero meglio in cucina, piuttosto che sedute alla scrivania di un ufficio? Sinceramente non mi sembra.
E allora dov’è il problema? Semplice, è la paura. Paura che le parole di questo insegnante potessero essere fraintese e che finissero così per danneggiare l’immagine dell’istituto. Perché purtroppo si sa, al giorno d’oggi esistono solo bianco e nero e oramai si è persa la capacità di cogliere le sfumature, di utilizzare quello spirito critico che scuole come quella di Eton dovrebbero stimolare, anziché soffocare.
Ma non tutto è perduto. Una delegazione di studenti dell’istituto, composta da circa 800 ragazzi, ha infatti firmato e consegnato al preside della scuola, il prof. Simon Henderson, una petizione a favore della libertà di pensiero. Insomma, se non è lo spirito critico che va agli alunni, sono gli alunni che vanno allo spirito critico, sperando che le accuse a Knowland se ne vadano invece a quel paese.
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