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Facciamo un pacco alla camorra: la nostra intervista a Flavio Insinna!

Facciamo un pacco alla camorra: la nostra intervista a Flavio Insinna!

Solidarietà e qualità firmano il biglietto di “Facciamo un pacco alla camorra”: un regalo di valori dedicato a una storia che se li è visti portare vi

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Solidarietà e qualità firmano il biglietto di “Facciamo un pacco alla camorra”: un regalo di valori dedicato a una storia che se li è visti portare via.

Insieme alle leccornie natalizie e al “Commissario Mascherpa” in punta di matita di Daniele Bigliardo, si smuove un progetto che incontra la dolce volontà di intraprendere qualcosa di grande. “Facciamo un pacco alla camorra” si proietta verso un duplice scopo: far conoscere la polizia di Stato alla realtà dei giovany e promuovere il Piano Marco Valerio, il primo in collaborazione con il MIUR, il secondo per la cura delle malattie pediatriche croniche.
Un piccolo gesto per una grande storia, quella della resistenza.

Ce lo ha raccontato Flavio Insinna, uno dei più amati conduttori italiani, che ha già scelto il suo regalo di Natale.

Ciao Flavio, che piacere! È un bellissimo progetto solidale, dicci qualcosa di più:
“È la loro vita: aver avuto assegnate le terre confiscate alla camorra. Una terra confiscata che torna bonificata e che riemerge nell’ambito di una legalità insieme alla forza, non indifferente, di tutte le persone che ci lavorano

Un concetto di rinascita?
“Sì, vera e simbolica. C’è la terra, ci sono i semi che germogliano e i frutti che spuntano insieme alla frutta e alla verdura, assumendo un significato in più: sono il simbolo del loro lavoro. E ne sono testimone, hanno un laboratorio dove inscatolano a mano. È pazzesco, t’innamori!”

Tanti prodotti. Un lavoro realizzato costantemente?
“Durante tutto l’anno e non solo a Natale. Sono sogni che si realizzano, non a caso è stata chiamata “La fattoria dei sogni” e nonostante la crisi ne stiamo vendendo tanti. È legata a Libera, quindi Don Ciotti e all’amicizia con la sorella di Don Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra in sacrestia: siamo di fronte a un preziosissimo livello di moralità”

Perciò c’è ancora più valore in tutto quello che fanno!
“Soprattutto nella scelta del contesto, coraggiosissima”

In altre parole, hanno la possibilità di avere una seconda chance?
“Lavorano, sono felici e tornano a essere delle vite: per questo recuperando la terra, recuperiamo insieme l’uomo”

È un insieme che funziona. Una realtà che possono toccare anche i giovany?
“Certo. Le scuole si possono prenotare, una giornata ma anche una settimana, facendo incontri, lezioni. La legalità non va data per scontata, è un valore che deve essere proposto: e ti si apre un mondo!”

#FacceCaso

Di Eleonora Santini

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