Tempo di lettura: 1 Minuti

Scampia rinasce grazie all’Università e a scienze infermieristiche

Scampia rinasce grazie all’Università e a scienze infermieristiche

Il quartiere di Scampia, nella periferia di Napoli, si riqualifica grazie all'apertura ormai prossima di un polo universitario della Federico II. Sca

Ecco come cambia l’università durante il Coronavirus
Domenica da Serie TV e Film del Caso: il nostro BestOf #28 – School Edition
Università, sessione estiva salva: tra giugno e luglio si riapre

Il quartiere di Scampia, nella periferia di Napoli, si riqualifica grazie all’apertura ormai prossima di un polo universitario della Federico II.

Scampia cambia faccia!

Non più la zona di Gomorra, ma quartiere universitario. Aprirà presto, infatti, nella periferia a nord di Napoli un polo della facoltà di scienze infermieristiche della Federico II. I lavori sono andati avanti a spron battuto quest’anno. Non sono bastate la pandemia e il lockdown per rallentare una riqualificazione che nell’hinterland del capoluogo campano si attende da quasi quindici anni. Di intoppi ce ne erano già stati fin troppi, come spesso accade in questo paese. Ma ora la sfida è quasi vinta. “L’obiettivo – ha dichiarato il rettore Matteo Lorito a Repubblica – è di inaugurare il plesso per l’anno accademico 2021-22. Sarà un segnale di rinascita per tutta Italia dopo il Covid-19“.

La convenzione tra Comune, Regione e università risale al 2006. Il disegno è dell’architetto Vittorio Gregotti, scomparso a marzo scorso. L’opera è stata finanziata per 50 milioni di euro, grazie ai quali nel territorio tristemente noto per vicende di degrado e malavita legate alle vele (che comunque sono già in via di demolizione) arriveranno, cultura, ricerca, scienza e assistenza al cittadino.

Il nuovo edificio sarà legato al policlinico cittadino e garantirà 32 posti per il day Hospital (interventi medico-sanitari che si svolgono in una sola giornata, ndr). Su 10mila metri quadrati si estenderà una struttura a sette piani. Quattro dedicati agli studenti per le lezioni, lo studio, gli uffici dei professori e l’aula magna da 500 posti. Un blocco sarà dotato anche due camere operatorie. Tutto ciò avrà il doppio effetto di avvicinare un servizio essenziale ai cittadini della zona e di attrarre nei dintorni molti giovani studenti che ripopoleranno l’intera zona, dandogli nuova linfa. Per questo è stato essenziale il coinvolgimento di tutta la comunità di Scampia nella realizzazione del progetto di riqualificazione in atto.

Da questo polo si vuole far nascere un indotto. Il processo di rinnovamento del quartiere, che vuole scrollarsi di dosso il marchio nero della Camorra, è già partito con l’apertura di nuove scuole, cui si sono via via legati diversi percorsi formativi per contrastarne l’abbandono. Ora è il momento dell’istruzione superiore che, si spera, attrarrà attività ad essa contingenti, come librerie e locali per la convivialità. Questa è l’opportunità giusta che i cittadini aspettavano per cancellare definitivamente la nomea di luogo malfamato dalle loro case.

#FacceCaso

Di Tommaso Fefè

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0