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Scuola, si riparte il 7… oppure no?! Che confusione giovany

Scuola, si riparte il 7… oppure no?! Che confusione giovany

La Scuola dovrebbe riaprire le porte il 7, almeno per il 50% degli studenti. Ma le Regioni frenano: con questi contagi, rischia di slittare tutto. Ha

Stop alle preghiere in classe, i genitori “laici” portano la Costituzione.
Per tutte le volte che ho festeggiato la mamma
Mamma perchè non possiamo più recitare le preghiere in classe?

La Scuola dovrebbe riaprire le porte il 7, almeno per il 50% degli studenti. Ma le Regioni frenano: con questi contagi, rischia di slittare tutto.

Hanno fermato tutto, la scuola è andata avanti con la DAD per mesi. Necessario, visti i tempi, o il Coronavirus avrebbe viaggiato all’impazzata tra i banchi di scuola. Per cui tutti a casa. Davanti ai pc, ai tablet. Vicino al letto, col cane in braccio, papà che cucina di là.

Si torna a scuola il 7 Gennaio. Si diceva. Era l’opzione giusta (anche secondo noi, ad essere onesti). Ma, come accade spesso, l’intervallo è stato usato solo per fare ricreazione. Nessuno ha programmato. Non in maniera corretta. E ora rischia di saltare di nuovo il banco.

Sarà DAD 2 la vendetta? E pure le università sono “chiuse” da mesi e mesi.

Si torna a scuola il 7 gennaio? Le avvisaglie non sono buone

E chi siamo noi per decidere quando si torna a scuola”, avranno pensato i ministri. E hanno ragione. Sarebbe compito degli studenti auto-organizzarsi. Mica la scuola la possono mandare avanti degli adulti strapagati, no? Vabbè, dai, ma non è importante. Tanto il campionato è ripreso. È tutto a posto.

Aumenta notevolmente la circolazione del virus in Italia e inizia ad aumentare di conseguenza la pressione sulle unità di terapia intensiva, in una situazione critica, nella quale gli eventuali effetti dei provvedimenti adottati prima di Natale potranno essere visibili solo a ridosso del 7 gennaio, data della possibile riapertura delle scuole”, ha dichiarato qualche giorno fa Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo del Cnr.

Subito si sono fatte sentire le Regioni: “Se c’è preoccupazione diffusa nel Paese”, dice Bonaccini, “che questa possa comportare ancora un rischio, (…) eventualmente ci si ritrova e si discute”.

Per Zaia, governatore del Veneto, la strada è quasi scontata: “Sono molto perplesso sull’opportunità di riaprire le scuole dal 7. A dicembre in Veneto si è registrato il 50 per cento dei morti in più rispetto all’anno precedente. È un’ecatombe da Covid che coinvolge non solo l’Italia ma il mondo intero”.

Insomma, ricaricate i pc che la DAD non è lontana dal concludersi, probabilmente.

#FacceCaso

Di Giulio Rinaldi

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