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The Lansbury: un trio con un EP all’esordio a cui ho voluto fare qualche domanda

The Lansbury: un trio con un EP all’esordio a cui ho voluto fare qualche domanda

"Alterazione" è il titolo dell'ep d'esordio dei The Lansbury, anticipato da 3 singoli ed ora pronto a trovare un proprio spazio nel panorama musicale.

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“Alterazione” è il titolo dell’ep d’esordio dei The Lansbury, anticipato da 3 singoli ed ora pronto a trovare un proprio spazio nel panorama musicale.

Si chiama ALTERAZIONE l’ep d’esordio del trio torinese THE LANSBURY. Dopo i tre singoli, ALBA, SE ANCHE TU e L’IRONIA DEL 4 MARZO che li hanno proposti all’attenzione del pubblico e dei media, i tre ragazzi con evidenti propensioni per l’alternative rock, la coscienza dei problemi della società e le copertine grafiche fantasiose (firmate dal bassista della band, ANDREA OSCAR CARENZI) allargano le proprie vedute con un lavoro articolato su sei tracce che lascia libero sfogo a istinti e riflessioni.

Un ep non privo di asprezze, con suoni inequivocabilmente rock ma sempre contemporanei. I testi di DAVIDE MURA passano dal concreto al visionario, sempre supportati dall’energia del drumming di LUIGI DE ROSA.
Potente, magmatico e sincero, il disco è una prima pietra importante per la carriera della band, che non appena si potrà scatenerà le proprie idee e le proprie potenzialità sui palchi dei live.

Raccontateci il vostro ep “Alterazione”.
L’ep ha preso forma nel tempo. Nonostante Alterazione, così come Alba, fosse uno dei primi brani messi in musica prima che il trio fosse composto, il progetto non era ancora definito. Negli anni, vedendo quanto in basso è caduta la società, con una bella spinta da parte delle istituzioni, abbiamo capito meglio quale direzione volevamo prendere, quale impegno assumerci e il tipo di riflessioni da trattare nei brani. Da qui sono iniziati i primi cambiamenti, nei testi, nella musica fino ad arrivare a questo ep che racchiude nei vari brani l’idea che lo stato attuale delle cose non dev’essere l’unico possibile.

“Alterazione” può essere definito concept? Se si, perché?
Secondo noi sì perché ha una direzione precisa, sicuramente non univoca, ma precisa. I contenuti che riportiamo nella musica, nei testi, vogliono in un qualche modo trattare tematiche che sono legate fra loro, tutte connesse in qualche modo alle problematiche del capitalismo: la violenza di genere, la paura del diverso, il razzismo, le diseguaglianze sociali e l’alienazione causata da condizioni di lavoro (o da un’ assenza di lavoro) degradanti.
Da qui il titolo, Alterazione, che è anche una sorta di augurio: alterare le forme attuali dell’esistente che pare seguire un’unica direzione verso il basso senza trovare ostacoli o modalità differenti.

Quali sono stati i vostri spunti per sceglierne effettivamente il sound?
Fondamentalmente l’intenzione di trasmettere determinate emozioni che potessero accompagnare al meglio i contenuti che trattiamo. Poi sicuramente hanno influito i nostri ascolti, ma avendo ognuno di noi generi e gusti differenti, diciamo che è difficile citare artisti in maniera univoca.

Qual è il vostro sogno nel cassetto? Come pensate di realizzarlo?
Che Alterazione possa contribuire a dare quella spinta in più per uscire fuori dalla tenaglia della passività che caratterizza questi tempi, provocare almeno in qualcuno un qualche tipo di scintilla che spinga al tentativo di cambiare ciò che non va. Ovviamente poter suonare live l’ep è parte di questa speranza, dato che il contatto con il pubblico è fondamentale.

Scegliete un brano e diteci perché.
Non è nel nostro genere, ma « Depressissimo » di Rancore è un gran bel pezzo : descrive bene la nostra generazione, senza disprezzare una forte critica al mondo musicale attuale.

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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