In questa edizione parliamo di virilità fragile, di una buona notizia per Yale e di come le caramelle potrebbero aiutarci a diagnosticare il Covid-19.
In questa edizione parliamo di virilità fragile, di una buona notizia per Yale e di come le caramelle potrebbero aiutarci a diagnosticare il Covid-19.
Archiviato un 2020 difficile, continua a combattere contro il Coronavirus e ad indebolirlo con le sue bombe (ogni settimana una nuova Covid News nel box a metà articolo). È il TG USA 2.0 ladies and gentlemen, siete carichi per il nuovo anno? Allora daje; anzi, C’MON!
Più che virilità fragilità
È questo ciò che hanno dimostrato alcuni dei 486 uomini di età compresa tra i 18 e i 56 anni che la Duke University ha selezionato per un paio di esperimenti sulla virilità. Esperimenti che mostrano come siano soprattutto i più giovani a rispondere in maniera aggressiva a quesiti sugli stereotipi di genere e a produrre associazioni violente di parole ogni volta che viene attaccata la loro mascolinità. Questo, stando agli autori degli esperimenti, sarebbe la manifestazione di una virilità molto fragile.
Curiosità della settimana: il primo istituto di istruzione superiore per donne nella storia degli Stati Uniti è il Vessar College di Poughkeepsie (New York), un’università privata fondata dal filantropo Matthew Vessar nel 1861.
Le caramelle fanno male ai denti. E anche al Covid-19
Sappiamo per certo che uno dei segni inequivocabili della presenza del Coronavirus nell’organismo è la perdita dell’olfatto e del gusto. Per diagnosticarla, alcuni ricercatori della Ohio State University stanno realizzando delle caramelle dure con sapori diversi, ma dello stesso colore. Così, ogni volta che qualcuno ne mangerà una, non potrà sapere di che gusto è, ma dovrà capirlo da solo. Per testare l’efficacia di questo metodo, gli studiosi lo proveranno su circa 3.000 studenti universitari volontari.
Si è laureato a…Granville. Stiamo parlando del celebre comico e attore statunitense Steve Carell, il quale ha conseguito una laurea in Storia presso la Denison University nel 1984.
Yale 1-0 Trump
Buone notizie in arrivo per la Yale University. Il Dipartimento di Giustizia ha infatti definitivamente fatto cadere le accuse di discriminazione mosse dall’ormai ex Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump nei confronti dell’ateneo di New Haven. L’anno scorso Trump aveva sostenuto che le procedure di ammissione di Yale fossero basate su criteri fortemente discriminatori. Evidentemente, però, le sue accuse erano basate sul nulla.
Per questa settimana è tutto cari lettori. Il TG USA 2.0 saluta, ringrazia e augura una buona giornata a voi e ai vostri congiunti. Inoltre vi invita to be careful (de ‘sti tempi più del solito) o, se preferite, a FacceCaso.
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