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Acustico, il nuovo singolo di Veronica a cui ho fatto caso in questa intervista

Acustico, il nuovo singolo di Veronica a cui ho fatto caso in questa intervista

E' da poco uscito il nuovo singolo della cantautrice campana Veronica, "Acustico" ed io non potevo non farci quattro chiacchiere. Elefanti di cotone,

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E’ da poco uscito il nuovo singolo della cantautrice campana Veronica, “Acustico” ed io non potevo non farci quattro chiacchiere.

Elefanti di cotone, mari verdi pieni di fiori e labirinti di grattacieli, astronavi, ma soprattutto abbracci: si può parlare di autismo con immagini poetiche, un sorriso, un po’ di gentilezza e una bella canzone pop. Lo dimostra ACUSTICO, il nuovo singolo della cantautrice campana VERONICA. Dopo il successo riscontrato con WONDER WOMAN, brano dedicato alla parità di genere, il nuovo progetto musicale vede la cantautrice confrontarsi con una tematica sociale molto delicata che conosce da vicino.

Questo disturbo ha coinvolto in modo diretto un membro della famiglia di VERONICA. per tale motivo, lo scopo della cantautrice è stato quello di restituire all’ascoltatore il concreto punto di vista di chi soffre di autismo.

Ed ecco cosa mi ha raccontato

Ciao Veronica, è un piacere averti qui con noi oggi. Puoi parlarci del tuo ultimo lavoro discografico?
Il mio ultimo progetto musicale si chiama “Acustico” ed è dedicato a Desio, un bambino autistico. Il testo è nato dopo aver parlato al telefono con Monica, la mamma di Desio, che non solo mi ha raccontato della particolare forma di autismo di suo figlio, ma anche della sua difficoltà nel rapportarsi al mondo quotidianamente. La storia di Desio mi ha colpita talmente tanto che ho deciso di trasformarla in musica. Lo scopo di “Acustico” è quello di tramutarsi in esperienza sensoriale che possa restituire il punto di vista di Desio e della sua percezione del mondo tramite lo spettro autistico. Suoni, rumori, immagini e musica sono gli elementi essenziali di una composizione che si pone l’obiettivo di trattare di una tematica di cui si conosce fin troppo poco.

Come mai hai deciso di parlare di autismo?
Ho deciso di parlare di autismo perché se ne parla davvero poco, soprattutto in musica. Dopo essermi confrontata con Monica ho sentito il bisogno di esternare il suo racconto e di farlo arrivare anche a chi mi circonda. Sono una persona molto sensibile e questo aspetto mi aiuta ad immedesimarmi nelle storie che decido di raccontare anche se non le ho mai sperimentate sulla pelle. La mia voglia di aiutare, di parlare per gli altri, di esternare, mi spinge spesso a preferire questa tipologia di tematiche e a cercare di lanciare messaggi che possano raggiungere chi ne ha bisogno, nel momento giusto.

Cosa rappresenta per te riportare in musica argomenti delicatissimi come questo?
Per me è un’opportunità per dare spazio a tematiche fin troppo sottovalutate e ignorate. Uno degli obiettivi della mia produzione musicale, infatti, è proprio quello di dare voce a chi per diversi motivi non può denunciare una condizione o, nel caso di “Acustico”, per sensibilizzare più persone riguardo l’autismo.

Quali sono i tuoi progetti futuri?
Spero di riuscire a pubblicare entro fine anno un EP. Ho scritto diversi brani in lockdown che non riguardano tematiche sociali e che vogliamo inserire all’interno del disco.

Salutaci con il tuo brano preferito.
Vi saluto con un brano che sto ascoltando a ripetizione negli ultimi giorni

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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