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Il piano per i disabili a scuola adesso: due pesi e due misure?

Il piano per i disabili a scuola adesso: due pesi e due misure?

Il piano scolastico per gli alunni disabili ha fatto discutere: vediamo come l’essere esonerati tra i banchi può risultare eccessivamente discriminato

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Il piano scolastico per gli alunni disabili ha fatto discutere: vediamo come l’essere esonerati tra i banchi può risultare eccessivamente discriminatorio.

Alunni discriminati: questo è il resoconto da parte di molti, rivolgendosi al decreto recentemente approvato riguardo il nuovo piano di studi per gli alunni disabili ed esonerati perché “non sono in grado di seguire”.

Il decreto emesso dal MIUR nel mese di dicembre ha ridefinito il piano delle assegnazioni delle ore di sostegno rivedendo così il PEI, cioè il Piano Educativo Individualizzato.

E tra i suoni delle campanelle dei primi rientri scolastici, riecheggia il dibattito sulla presunta discriminazione che, a sua volta, pone l’accento su una risoluzione a dir poco immediata.

Tra gli esponenti della battaglia verso l’inclusione scolastica si fa sentire anche la voce di un noto frontman del gruppo Elio e le Storie Tese, membro della band e padre di un bimbo autistico.

La mia idea è che si cerchi di formalizzare quello che in tantissimi casi avviene già – ribadisce Stefano Belisari (in arte Elio) – ci si arrende di fronte alla possibilità di intervenire su questi ragazzi affinché migliorino”.

Una riduzione della presenza in classe che fa sorgere spontaneamente il dubbio per cui esonerato diventerebbe sinonimo di emarginato.

Si traduce come una preoccupazione presa in analisi sotto un profilo di costruzione comportamentale errata che, in più, si potrebbe dispiegare anche nell’ambito famigliare.

D’altronde, si porta a casa quello che si apprende a scuola.

E poiché il programma in questione viene già proposto secondo linee guida strutturate in base a determinate capacità di apprendimento, il diritto di seguire deve essere posto necessariamente alla stessa maniera.

Una storia che non vede una fine e che preoccupa i genitori i quali, auspicando il meglio per i loro figli, temono che ancora oggi vengano applicati due pesi e due misure.

#FacceCaso

Di Eleonora Santini

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