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Draghi al Senato, tutto ufficiale: ecco cosa ha detto sulla Scuola!

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Ieri mattina al Senato il discorso del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi: ha letto vari fascicoli che illustrano le priorità del Governo, un ruolo fondamentale lo giocano i Giovany e la Scuola. Scopriamo insieme che cosa ha detto e quali sono le priorità!

Si è tenuto ieri mattina il discorso al Senato per il voto di fiducia del nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi. Tanti i temi affrontati, primo su tutti la gestione dell’epidemia con il piano vaccinale, la situazione economica, l’ambiente, l’innovazione digitale fino ad arrivare alla Scuola.

Il Presidente ha espresso la sua preoccupazione sulle conseguenze negative che la DAD ha generato sugli studenti italiani, sottolineando come non possa creare disagi alle fasce più deboli, come ad esempio gli studenti delle aree più interne, quelli che vivono in famiglie svantaggiate o nel Sud Italia, dove le difficoltà sono state maggiori.

“A fronte di 1.696.300 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, nella prima settimana di febbraio solo 1.039.372 studenti (il 61,2% del totale) ha avuto assicurato il servizio attraverso la Didattica a Distanza”, ha detto il Presidente.

Draghi vuole tornare “rapidamente a un orario scolastico normale, anche distribuendo su diverse fasce orarie” e “fare il possibile per recuperare le ore di didattica in presenza perse lo scorso anno”. Insomma le priorità sono chiare: tornare a scuola subito, in sicurezza, e anche a costo di passarci più ore per recuperare tutto il tempo perduto.

Draghi ha inoltre invitato a potenziare il ruolo degli Istituti tecnici, che in Paesi come la Francia e la Germania sono un pilastro importante del sistema educativo e che in Italia non sarebbero abbastanza valorizzati. È stato stimato essere di circa 3 milioni, nel quinquennio 2019-23, il fabbisogno di diplomati di istituti tecnici nell’area digitale e ambientale. Il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza ha stanziato 1,5 md destinati agli ITIS, almeno 20 volte il finanziamento che avrebbero ricevuto in un anno normale prima del virus. “Senza innovare l’attuale organizzazione di queste scuole, rischiamo che quelle risorse vengano sprecate”, ha affermato Mario Draghi.

Le giovani generazioni sono sempre state presenti nei vari discorsi e interventi del nuovo Presidente, anche precedenti a quello di oggi e sono al centro del programma del nuovo Governo. Draghi ha infatti espresso la sua preoccupazione sul fatto che secondo lui la sua generazione non stia facendo abbastanza per i giovani di oggi, non tanto quanto aveva fatto quella precedente per la sua almeno.

Siamo certi che per una volta i Giovany giocheranno un ruolo fondamentale nella ripresa del Paese e speriamo che tutte le nuove misure e riforme del Governo saranno in grado di dare risposte concrete alle problematiche giovanili in un Paese che, per dirla con le parole del nuovo Presidente, “troppo spesso non sa valutare il merito e non ha ancora realizzato una effettiva parità di genere”.

#FacceCaso

Di Beatrice Offidani

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