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Istituti tecnici alla ribalta: è arrivata finalmente la loro rivincita (?)

Istituti tecnici alla ribalta: è arrivata finalmente la loro rivincita (?)

Quest’anno, gli iscritti ad un liceo sono il 56,3% dei ragazzi che hanno dovuto scegliere come proseguire i propri studi. Ma gli istituti tecnici? Qu

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Quest’anno, gli iscritti ad un liceo sono il 56,3% dei ragazzi che hanno dovuto scegliere come proseguire i propri studi. Ma gli istituti tecnici?

Quando si pensa alla scuola superiore, viene subito in mente la ‘dicotomia’ tecnico – liceo. Negli ultimi anni gli iscritti in Italia ad un percorso liceale sono cresciuti, a scapito degli istituti tecnici nonostante questi offrano un’ampia pletora di corsi. Come si può apprendere dal sito del MIUR, “gli Istituti Tecnici offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico”, fondamentale al giorno d’oggi.

I vantaggi di iscriversi ad un istituto tecnico sono numerosi e non tutti scontati. Grazie alla presenza di tirocini e attività pratiche in laboratorio durante le scuole superiori, i diplomati tecnici sono ricercati dal mondo del lavoro. Inoltre, iniziando a lavorare con tre o addirittura cinque anni di anticipo rispetto a chi frequenta un corso universitario, possono diventare indipendenti molto prima dei loro coetanei.

Dati alla mano, i diplomati del Nord Italia hanno maggiori probabilità di essere impiegati poco dopo il conseguimento del titolo (disoccupazione al 5.7%) mentre lo stesso non può essere detto degli studenti del Sud Italia (disoccupazione al 16.2%).

Secondo wecanjob.com un ragazzo diplomato che trova un lavoro a tempo pieno, guadagna una media di €1114 netti al mese. Certamente l’aspetto economico non è l’unico da considerare quando si tratta di scelte di vita, siccome la componente psicologica gioca una parte importante. Eppure anche su questo fronte vediamo che i ragazzi diplomati che hanno deciso di immergersi subito nel mondo del lavoro dichiarano un livello di soddisfazione di 7 su una scala da 1 a 10.

Senza girarci troppo attorno, c’è da dire che uno dei motivi per cui si tende a storcere il naso davanti ai tecnici è che fare un liceo ‘fa più figo’. La società moderna valuta ancora ‘superiori’ i lavori intellettuali di chi non si sporca le mani, però senza meccanici, idraulici o operai non andremmo avanti. Da sfatare è poi il mito che se un ragazzo sceglie di iscriversi ad un tecnico deve terminare i propri studi al diploma. All’immatricolazione dell’anno accademico 2017/2018 risultavano infatti iscritti ad un corso universitario il 26% dei diplomati tecnici.

Quindi, avendo sia la possibilità di continuare gli studi, sia le capacità per trovare subito un impiego, i diplomati tecnici se la passano abbastanza bene. Come dichiara Gianni Brugnoli al Sole24Ore “In Italia chi ha un diploma tecnico ha le stesse chance di trovare lavoro di un laureato, perché forte è l’interazione tra queste scuole e le imprese”, eppure gli iscritti a tali istituti sono sempre meno.

#FacceCaso

Di Lucia Lazzarini

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