Tempo di lettura: 2 Minuti

Sharing di monopattini sbarca a Palermo ed il vandalismo si fa sentire

Sharing di monopattini sbarca a Palermo ed il vandalismo si fa sentire

Anche a Palermo arriva il servizio di Sharing dei monopattini e già da qualche giorno si parla di rimuoverlo a causa di episodi vandalici… Lo conosci

Vancouver e gli spunti per Roma
Siete pronti? Bus to London è il viaggio organizzato più epico mai sentito
#MovingCulture: la partnership tra UNESCO e Flixbus!

Anche a Palermo arriva il servizio di Sharing dei monopattini e già da qualche giorno si parla di rimuoverlo a causa di episodi vandalici…

Lo conosciamo tutti, i migliori influencers ci hanno fatto mille stories sopra, li vediamo ovunque e la gente in auto si è lasciata scappare qualche insulto quando spuntano dal nulla… Eh sì, parliamo proprio di monopattini, ma in modo particolare, dello sharing.

Per i meno informati, ci sono tre compagnie di noleggio di monopattini elettrici attivi sul suolo palermitano: Bit, Bird ed Helbiz.

Questo servizio è accessibile scaricando un’applicazione, associando una carta con la quale pagare e costa generalmente €0,15 al minuto, più €1 per sboccarlo, oppure si può sottoscrivere un abbonamento. Così, anche a Palermo, sono stati piazzati 1600 monopattini e sembra che il servizio stia spopolando ed abbia un gran successo, ma come ogni tentativo di progresso, c’è sempre chi cerca di mandare tutto a monte nei propri interessi

Difatti, per un tentato furto di un monopattino e diversi atti vandalici, l’azienda torinese (Bit) ha contrassegnato le zone dei fatti in grigio scuro, ove non si può né sostare né transitare. E no, non è soltanto un problema della città in sé o del sud, è successo ovunque i primi tempi, e le aziende stesse lo hanno ammesso, seppur con qualche perplessità, poiché si parla di sospendere il servizio.

Ma siamo sicuri che sia soltanto colpa di questi ragazzi?
Tutti i giovani che hanno dovuto vivere il trasporto pubblico palermitano sanno che è un incubo interminabile, tra orari inesistenti, controlli inesistenti, assembramenti, zone di periferia completamente scollegate e chi più ne ha più ne metta…

Questa potrebbe essere un’opportunità per tutti, per il miglioramento di una mobilità che sembra realmente rimasta ad almeno una decina/quindicina di anni fa, e mentre tutte le città si evolvono, anche Palermo avrebbe tutte le carte in regola per progredire e non può permettersi che le venga sottratto un servizio tale.

Proprio per questo bisogna denunciare alle forze dell’ordine qualora si assistesse ad atti vandalici su mezzi di trasporto sharing, perché ci sono moltissimi giovani volenterosi e che guardano al futuro puntando sulla propria città.

Qualcosa con le nuove generazioni può cambiare, non bisogna mai smettere di crederci perché il futuro sono proprio i ragazzi che ci credono.

#FacceCaso

Di Alessia Sarrica

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0