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Diritto d’autore e copyright: la tutela delle opere e il download gratuito

Diritto d’autore e copyright: la tutela delle opere e il download gratuito

È bello e conveniente scaricare gratuitamente contenuti anche coperti da diritto d’autore o da copyright, ma quali sono le differenze? E le conseguenz

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È bello e conveniente scaricare gratuitamente contenuti anche coperti da diritto d’autore o da copyright, ma quali sono le differenze? E le conseguenze?

Il 23 aprile è stata la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, ed i post che hanno trattato dell’importanza dei libri sono stati fin troppi… eppure, tanti hanno trascurato la seconda parte riguardante questo fantomatico Diritto d’Autore, anche conosciuto erroneamente come copyright.

In particolar modo, i creatori di contenuti (tradotti in creators) ne parlano spesso, ma cos’è realmente?
Il copyright (©) è letteralmente il diritto esclusivo di copia, ciò significa che un’opera con copyright viene protetta da un’eventuale duplicazione a scopo di lucro: in parole povere, non si può prendere una canzone altrui e ripubblicarla con il testo per guadagnarci su Youtube.

In verità, il copyright appartiene al diritto anglosassone, ed in Italia, invece, si è sottoposti al Diritto d’autore, ovvero un insieme di leggi che tutelano l’autore di un’opera di carattere creativo.

Ciò significa che all’autore viene riconosciuto il potere decisionale della propria opera, persino di poterla ritirare dal commercio; bisogna comunque specificare che vi sono due tipologie di diritto d’autore, quello morale, ovvero il riconoscimento dell’autore in quanto creatore dell’opera, e quello patrimoniale.

Quest’ultimo può essere ceduto ad altri, come case discografiche/editrici, le quali decideranno cosa farne dell’opera.

Di conseguenza, anche scannerizzare un libro e pubblicarlo online va ad infrangere questo diritto, incorrendo a sanzioni di vario tipo.

Ad esempio, nello scaricare materiale illegale protetto da copyright, si potrebbe incorrere al pagamento di €154 di multa e alla confisca del materiale. Invece, scaricare ed utilizzare a scopo personale, non porta a sanzioni particolari.

Il reale problema incorre quando un’opera viene ri-condivisa sia a scopo di lucro che non, e messa a disposizione di tutti

Così, si cerca di ovviare al problema con degli abbonamenti che ne valgano la pena, soprattutto per i giovani, come ad esempio Spotify Premium Famiglia, in cui in un gruppo di 6, ognuno pagherebbe €2,50 al mese, o di Kindle Unlimited, per gli amanti degli e-book, in cui si paga €9,99 al mese, avendo a propria disposizione tutti gli e-book di Amazon.

Quindi, sarebbe corretto lasciare che gli artisti riescano a guadagnare attraverso la propria arte, senza che altri se ne approprino a scopo di lucro, ripubblicando opere altrui su siti web gratuiti alla portata di tutti.

#FacceCaso

Di Alessia Sarrica

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