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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Piccoli Bigfoot

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Piccoli Bigfoot

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Piccoli Bigfoot a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del nuovo disco. Esce

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Piccoli Bigfoot a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del nuovo disco.

Esce lunedì 21 giugno 2021 (in distribuzione Artist First) il primo EP di PICCOLI BIGFOOT dal titolo Tra Bergamo e il Far West. Ecco il capitolo definitivo del cantautore senza volto che gioca con gli stereotipi in mescolando folk e punk e indaga sull’identità di chi, nell’ultimo complicato periodo, si è un po’ perso.

Tra Bergamo ed il far West ci sono un sacco di maschere pirandelliane, di trappole della quotidianità, di desideri di scappare e di cambiare identità per ritrovare se stessi, in un mondo fatto di slogan, violenze verbali, frustrazioni e stress.

Ecco cosa ci ha raccontato!

Di cosa parla il tuo disco Tra Bergamo ed Il Far West?
In questo disco parlo dell’essere incastrati tra la trappola della routine quotidiana (Bergamo, la mia città) e nei nostri sogni, quasi irraggiungibili (il Far West). La voglia di riscatto e di non mollare mai, potrebbe essere il filo conduttore tra tutte le canzoni.

Ti ricordi ancora la prima canzone che hai scritto? Com’era?
Era strana, s’intitolava “Vivere” parlava di morte e di quanto era noiosa la vita senza l’Anarchia. L’ho scritta quando avevo 15 anni.

Cosa ti ha spinto a nascondere la tua identità?
Il mio obiettivo è la creazione di un personaggio che si distaccasse dal suo creatore, che incominciasse ad avere una propria vita, una propria storia, una propria dimensione tra la realtà e la fantasia. Poi penso che creare un velo di mistero attorno ad un progetto artistico, sia interessante e quasi indispensabile. Alla fine però, ciò che conta veramente è la MUSICA …

Quali sono le maschere pirandelliane di cui parli nel disco?
Il progetto Piccoli Bigfoot, in generale, potrebbe essere già la metafora della trappola della vita e delle maschere che ci imponiamo per affrontarla. Riguardo al disco, in “La bella e la maschera”, racconto di una donna che si è stancata di subire violenze dal marito, che la vede come una persona completamente diversa da quella che è in realtà. Ad un certo punto decide di reagire e di prendere in mano la situazione, affrontando la vita a muso duro e facendo “uscire” la persona che ha sempre represso, per ritrovare sé stessa, senza più compiacere gli altri.

Questo è un sito dedicato agli studenti, quindi non possiamo lasciarti andare senza chiederti qualcosa in più sul tuo percorso scolastico
Ho sbagliato scuola senza ombra di dubbio. Se potessi tornare indietro (Cit. “Se se se” terza traccia dell’album) farei, probabilmente, un percorso diverso. Sono diplomato in economia aziendale.
Grazie mille ragazzi,
Ascoltatemi su tutti i dispositivi di mondo umano!!!!

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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