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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo degli ALTAPRESSIONE

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo degli ALTAPRESSIONE

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi sono gli ALTAPRESSIONE a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del nuovo singolo.

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi sono gli ALTAPRESSIONE a passare sotto le grinfie di Giorgia per parlare del nuovo singolo.

Dal 2 luglio è disponibile in rotazione radiofonica “ASSENTE” (Golden Factory Records), il nuovo singolo degli ALTAPRESSIONE. “Assente” è quello che gli AltaPressione decidono di non essere. In un contorno sfocato ed incerto tutto sembra volerci disintegrare fino a renderci simili al nulla, ma non tutti lo accettano. È fondamentale sentire come fanno gli animali e decidere se scappare o correre incontro a quel tutto. Siamo ancora noi a decidere.

Spiega la band a proposito del brano: «Quando l’unica cosa importante sembrava essere presente ovunque, siamo diventati invisibili, ora… Assente».

Ecco cosa ci hanno raccontato!

Di cosa parla il singolo Assente?
Assente è la nostra riflessione a tutto ciò che sta accadendo intorno a noi, ne prendiamo le distanze e gridiamo: “Noi non siamo uguali a nessuno”. Quando l’unica cosa importante è essere presenti ovunque, noi siamo diventati invisibili, ora…. Assenti”.

Vi ricordate ancora la prima canzone che avete scritto? Com’era?
Certo che si! Si intitolava “Un giorno Tutto per me”, l’abbiamo scritta nel ’99 ed era un pezzo Rock con un riff di chitarra molto accattivante. La registrammo su un vecchio multitraccia a “cassetta”, riuscimmo a farla sentire a Piero Pelù che se ne innamorò e decise di produrla nel suo studio. Fu la nostra prima esperienza in un vero studio di registrazione, dove poi conoscemmo il nostro produttore artistico Roberto Terzani…partì tutto da quella canzone!

Come si sono formati gli AltaPressione?
Gli AltaPressione si sono formati ufficialmente nel 2004, dopo tantissimi concerti come cover band in tutta Italia. Sentivamo che suonare canzoni di altri ci stava snaturando, così ci iscrivemmo, quasi per gioco, ad un contest internazionale “Emergenza Festival”, lo vincemmo e suonammo al “Taubertal Open Air Festival” in Germania di fronte a 40mila persone…diciamo che fu un bellissimo esordio.

Esiste ancora una scena rock in Italia? Chi ne fa parte?
Il Rock in Italia esiste eccome, è solo che mancano i posti dove suonarlo e i mezzi di diffusione per conoscerlo. Chi ne fa parte? “Crediamo” nei MÅNESKIN.

Questo è un sito dedicato agli studenti, quindi non possiamo lasciarvi andare senza chiedervi qualcosa in più sul vostro percorso scolastico!
Siamo stati studenti che, alla fine, hanno portato il diploma a casa, e qualcuno anche la laurea. Abbiamo cominciato a suonare a 13 anni e se ci fosse stata la possibilità di iscriversi ad una scuola superiore musicale, avremo raggiunto il diploma e/o laurea con molta più serenità e velocità.

#FacceCaso

Di Giorgia Groccia

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