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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Giulio Fagiolini

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Giulio Fagiolini

Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Giulio Fagiolini a passare sotto le grinfie della nostra redazione per parlare del nuovo

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Giulio Fagiolini a passare sotto le grinfie della nostra redazione per parlare del nuovo singolo.

Esce venerdì 16 settembre 2022 in distribuzione Believe “crater(e)”, il nuovo singolo del compositore e pianista Giulio Fagiolini. Un nuovo capitolo che anticipa l’uscita del nuovo disco “sail the skies”, in uscita venerdì 23 settembre. Un brano che con le sue atmosfere crepuscolari pone ufficialmente fine all’estate, catapultandoci nel mondo dolce-amaro a tinte pastello di Giulio Fagiolini. Un brano che suona come una vecchia fotografia che ritrae una ballerina sulle punte si anima: “lei balla nel futuro”, prosegue l’autore, “all’interno di un cratere su marte, tira un forte vento che muove il suo vestito di farfalla. Ci sono momenti di concentrazione, occhi, sguardi, una sensazione di isolamento felice, di essere lontani da tutto e non si torna indietro. è un ballo che rimane lì, che rimane… ballare per un tempo infinito, non c’è illusione, non c’è ritorno. É un teletrasporto.”

Noi volevamo saperne qualcosa di più, e gli abbiamo fatto qualche domande.

Questo è un portale dedicato agli studenti. Quindi non possiamo che iniziare chiedendoti qualcosa riguardo il tuo percorso scolastico.
Ho frequentato il liceo classico, in seguito ho perseguito una laurea magistrale in psicologia cognitiva applicata 🙂

Ti avevamo lasciato con la pubblicazione di “Eco”. Che cos’è successo durante questo breve periodo d’assenza?
Durante questo breve periodo di assenza ho lavorato in studio, ho cercato di concretizzare i brani che già avevo, dare a tutti loro una veste che mi piacesse e nel frattempo mi sono dedicato a scrivere altre cose e ho continuato a lavorare ad altre produzioni.

Quali sono i vantaggi discografici del pubblicare un EP? E come si adegua la musica classica e strumentale ai dettami della pubblicazione per singoli?
Non credo che ci siano vantaggi o svantaggi, penso piuttosto che tutto di- penda dalle esigenze di un artista e dai contenuti che si vuole esprimere. Per quanto riguarda la musica strumentale unita ai dettami dell’industria discografica penso nonostante tutto che non ci siano delle regole ben precise, la forza dei contenuti e la determinazione credo che ancora oggi facciano la differenza, soprattutto a lungo termine.

Quali sono le tue ambizioni musicali? Dove ti vedi realisticamente tra cinque anni? Sempre indipendente?
Mi piace l’idea di continuare a pubblicare musica, di svariato genere, anche se più che passa il tempo sento che anche quello che voglio comunicare sta cambiando e mi auguro che prenderà una forma sempre più modellabile nel mio modo. Sicuramente avvicinare la musica alle immagini è una delle mie priorità, allargare anche gli orizzonti compositivi, aggiungendo elementi organici e sonorità sempre più personali.

Hai collaborato con diversi artisti tra cui anche Emma Nolde o Toru. Come mai invece la scelta di non avere feat. nel tuo nuovo disco?
L’EP è stato scritto e registrato circa due anni fa, volevo che fosse pubblicato così come è nato, all’interno di un antica villa del 700, nudo e crudo. Sicuramente nelle prossime pubblicazioni farò riferimento agli artisti con i quali ho sviluppato maggiore feeling e empatia, tra i quali per certo Emma e Toru.

#FacceCaso

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