Tempo di lettura: 3 Minuti

Grammy Awards 2023: tra i nominati anche i nostri Måneskin

Grammy Awards 2023: tra i nominati anche i nostri Måneskin

La rock band italiana continua a stupirci, con una nomination al premio più prestigioso dell’industria musicale, ma cosa sono i Grammy Awards? E perch

FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Piraino
Darman torna con il nuovo singolo: fuori oggi “Cicale”
“Felpa bianca” è il nuovo singolo del giovane molisano Forse Frasca

La rock band italiana continua a stupirci, con una nomination al premio più prestigioso dell’industria musicale, ma cosa sono i Grammy Awards? E perché ultimamente sono al centro di molte controversie e polemiche?

Una volta si chiamavano Grammophone (grammofono) Awards. Da qui l’abbreviazione “Grammy” e la famosa statuetta che viene consegnata ogni anno agli artisti musicali che si sono maggiormente fatti riconoscere, sul palco dalla Crypto.com Arena di Los Angeles. La 65esima edizione andrà in diretta questa domenica 5 febbraio, a partire dalle 2 del mattino italiana, nel caso vogliate fare nottata a vederli come farà la sottoscritta.

Come funzionano?

Questa è una bella domanda, perché in realtà il processo di assegnazione dei premi è tutt’oggi molto ambiguo ed al centro di molte critiche. Innanzitutto ci sono in totale ben 91 categorie, per la maggior parte specifiche nel genere musicale (Country, Gospel, Rock etc). Tra queste 91 però, 4 sono le più importanti e non sono divise per genere o altri criteri: Miglior Artista Emergente, Migliore Album dell’Anno. Migliore Registrazione dell’Anno e Migliore Canzone dell’Anno.
La presentazione delle candidature viene fatta dagli artisti stessi durante tutto l’anno, da ottobre fino a settembre.
L’Academy poi, attraverso una commissione segreta, vota il vincitore basandosi non sulle vendite degli album o sulle classifiche, ma sui traguardi dei musicisti, la competenza tecnica e l’eccellenza complessiva nell’industria. O almeno questo è quello che dovrebbero fare teoricamente.

Il fatto che i giudici siano segreti è il centro di tutte le polemiche che si scatenano ogni anno riguardo i vincitori, ma soprattutto i non vincitori, del grammofono d’oro. Inoltre sono molte le celebrità che sono state snobbate dalla Record Academy e che non hanno mai guadagnato neanche una nomination, tra cui i Guns N’Roses, Jimi Hendrix, Tupac, Nicki Minaj e Katy Perry. E anche gli stessi candidati e vincitori, come artisti del calibro di Eminem, hanno criticato i Grammy e li hanno accusati di non essere stati giusti ed oggettivi nelle votazioni.
Poca trasparenza ma anche molto razzismo e maschilismo.

La cantante Lorde, nel 2018, nonostante fosse nominata in una delle “Big 4”, non le fu data la possibilità di esibirsi da sola, al contrario di tutti gli altri candidati (maschi). Questa non può essere una coincidenza quando l’industria musicale è composta da una maggioranza di uomini e uomini sono anche spesso i vincitori, i candidati ed addirittura i presentatori.
Forse questa edizione, i Grammys si sono ripresi un po’, nominando per esempio Bad Bunny con il suo “Un Verano Sin Ti” come “Best Album of the Year”, il primo album completamente in spagnolo ad essere presente in questa categoria. Inoltre gli italianissimi Måneskin, dopo il loro successo globale ed i numerosi traguardi di quest’anno, si ritrovano a competere per il titolo di “Miglior Artista Emergente”.
Nel caso riescano a vincere, e lo speriamo tutti, saranno in grado di sfondare una porta in quello che finora è stato monopolio esclusivo della musica statunitense.

#FacceCaso

Di Alice Fuschiotto

COMMENTS

WORDPRESS: 0
DISQUS: 0