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FacceSapè: ecco la nostra intervista per il nuovo singolo di Irene Mrad

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Nuovo appuntamento con le nostre interviste musicali: oggi è Irene Mrad a passare sotto le grinfie della nostra redazione per il nuovo singolo.

“Una canzone su di noi”, in uscita venerdì 11 ottobre 2024 su tutte le piattaforme digitali, è il nuovo singolo della cantautrice italo-libanese Irene Mrad, classe 2003.

Un brano che è un viaggio emozionale e che esplora le profondità di un amore finito improvvisamente, lasciando dietro di sé una scia di dolore e riflessioni. Il testo, carico di introspezione e delicatezza, dà voce alla vulnerabilità e alla complessità dei sentimenti, raccontando una relazione che, sebbene spezzata, continua a vivere nei ricordi, profondi e indelebili. Il brano si distingue per il suo delicato bilanciamento tra la malinconia del passato e la leggerezza dei suoni, che sembrano sollevare il peso delle emozioni.

Estremamente introspettivo, il testo dà voce al senso di perdita e disillusione della protagonista, che si trova a riflettere sulle promesse infrante e sull’incapacità di andare avanti, mentre l’altro riesce a farlo apparentemente senza fatica. La canzone, simbolo di questo amore passato, diventa l’ultimo legame tra i due, un tributo malinconico che racchiude il dolore e la dolcezza del ricordo. Musicalmente, la canzone è un viaggio tra sonorità chiare e leggere, che contrastano con la pesantezza del tema trattato. Questa combinazione crea un delicato equilibrio tra il dolore e la bellezza dei ricordi. La voce della cantante, limpida e avvolgente, guida l’ascoltatore attraverso questa storia d’amore, trasmettendo ogni sfumatura con una semplicità disarmante. A rendere il brano particolarmente unico è l’inserimento di percussioni mediorientali, che non solo arricchiscono il tessuto sonoro con un ritmo coinvolgente e avvolgente, ma rivelano anche le radici libanesi dell’artista, conferendo un tocco esotico e personale al brano.

In un momento così critico per la storia del Libano, e in u momento di sovrapproduzione musicale, quello di Irene Mrad è un timido nuovo inizio di cui abbiamo voluto parlare, partendo dal suo percorso scolastico.

Questo è un sito dedicato agli studenti, quindi non possiamo che chiederti com’è stato il tuo percorso scolastico? Com’è andata?
Il mio percorso scolastico non è ancora finito… sono al terzo anno di Logopedia. Mi sta dando tante soddisfazioni in quanto è una professione molto legata all’ambito della voce e della musica. Proprio questo mese ho iniziato il periodo di tirocinio in un reparto di otorinolaringoiatria e sto capendo che è proprio la mia strada!

E con lo studio della musica che tipo di rapporto hai? È vera quella cosa che si dice, che per fare musica bisogna per forza averla studiata?
Partendo dal presupposto che sono convinta che chiunque possa fare musica, se alla base c’è passione e interesse, ritengo che uno studio più approfondito aiuta a migliorare e aumenta la consapevolezza e la padronanza della propria voce, che alla fine è come un vero e proprio strumento musicale! Io ho studiato canto dall’età di 10 anni e ho integrato con lezioni di pianoforte per completare la necessità di esprimermi a 360°. Inoltre ho studiato un metodo particolare di canto: “Estill Voice” che mi ha permesso di aumentare le mie conoscenze e competenze, infatti quest’anno ho iniziato anche a insegnare canto e mi sta piacendo tantissimo, proprio perchè è bello vedere i miglioramenti lezione dopo lezione.

Come riassumeresti ciò che è successo sinora nel tuo percorso da cantautrice? In che modo “Una canzone su di noi” rappresenta un nuovo inizio per te?
Ho iniziato a pubblicare canzoni nel 2020, ho oltre 10 brani all’attivo su spotify. In realtà ho ripreso seriamente in mano il percorso circa un anno e mezzo fa iniziando a fare concerti in modo costante, nelle mie zone (Monza e Brianza) e spingendomi fino a milano. Ho suonato in molti contesti diversi e questo mi ha aiutato in tantissimi aspetti della mia crescita personale e professionale. A inizio ottobre è uscito un nuovo brano: “Una canzone su di noi” che rappresenta in qualche modo un momento di svolta. Erano passati un po’ di mesi dall’ultima uscita, “Disastro” a fine gennaio 2024, e quest’anno è stato un po’ faticoso, tra un sacco di impegni (universitari e lavorativi) e la mia amata musica, però alla fine torno sempre da lei e dò il massimo. Ho realizzato questo ultimo progetto con i Phaser Studios, con i quali abbiamo tentato Sanremo Giovani. Non sono passata alle selezioni, ma sono comunque molto soddisfatta del percorso fatto e ho ben due canzoni molto belle, una la avete già ascoltata, e l’altra uscirà presto…

La tua musica, visto le tue origini libanesi, ha anche una valenza politica oggi?
Le influenze libanesi nelle mie canzoni sono una novità degli ultimi singoli usciti quest’anno, per sanare la necessità di portare questo lato di me anche nella mia musica. Non direi che ha una valenza politica ma piuttosto ho come obiettivo fare della mia arte un messaggio di pace, proprio come il significato del mio nome. È un obiettivo che mi sto ponendo soprattutto per i prossimi singoli ma la direzione che stiamo prendendo mi sta piacendo.
Soprattutto in questo periodo sento molto la nostalgia del Libano, che sta vivendo un momento tragico della sua storia e di fronte al quale noi artisti possiamo contribuire con messaggi di speranza. Il fatto di riuscire a intrecciare le sue sonorità con la mia musica mi fa sentire più vicina e mi consola molto.

Rimpianti?
Sono soddisfatta di tutto il mio percorso e del fatto di riuscire a portare avanti tutte le mie passioni (che sono tante e il tempo è poco). Sicuramente mi piacerebbe potermi dedicare molto di più al mio progetto e alla musica in generale, però al momento so che non è la mia unica priorità… spero più avanti di riuscire a dedicarle tutto il tempo che merita.

#FacceCaso

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